Il Palermo inaugura la stagione tra le mura amiche con un pareggio. Termina 1-1 (reti di Embalo e Leya Iseka su rigore) il match casalingo contro l’Olympique Marsiglia, prima uscita dei rosanero al “Barbera” dopo la preparazione svolta nel ritiro austriaco. Il test contro i francesi doveva fornire delle risposte sulle condizioni di salute della squadra ad una settimana dal primo impegno ufficiale della nuova stagione e alcune risposte sono arrivate. Pur essendo ancora in rodaggio, è un Palermo con diverse note positive quello ammirato contro la compagine di Passi. Un Palermo volenteroso e che, nonostante i carichi di lavoro accumulati durante il ritiro, ha mostrato dei progressi rispetto alle ultime apparizioni. E sul piatto della bilancia va messo anche il valore dell’avversario di turno, peraltro più avanti nella preparazione.
I rosa, sia chiaro, devono ancora lavorare molto prima di entrare in forma campionato. La squadra ha giocato per alcuni tratti del match sotto ritmo e, soprattutto nel primo tempo, ha faticato a dare impulso alle proprie trame offensive. Le idee ci sono (l’undici di Ballardini ha mantenuto ordine e raziocinio al cospetto di una formazione blasonata e sempre temibile nonostante un precampionato altalenante), in alcuni frangenti però mancano lucidità e concretezza. Che arriveranno (almeno questo è l’auspicio) tra qualche settimana nel momento in cui il gruppo sarà meno appesantito e avrà registrato determinati meccanismi. Ballardini, in ogni caso, a prescindere dal risultato e dalla beffa del rigore trasformato nel finale da Leya Iseka, ha dei motivi concreti per cui sorridere. La squadra, ad esempio, ha mostrato una buona organizzazione difensiva e i volti nuovi hanno lanciato segnali incoraggianti. Uno dei motivi di interesse del match, sul fronte rosanero, era proprio il “comportamento” dei nuovi acquisti.
Nell’ambito del 3-4-3, modulo di riferimento in questo precampionato, oggi erano in campo dal primo minuto Rajkovic, Gazzi, Nestorovski ed Embalo, autore al 12’ del secondo tempo del momentaneo vantaggio dei padroni di casa con un preciso diagonale di sinistro dopo un pregevole doppio passo. Promosso anche Rajkovic. Il difensore serbo, entrato subito nelle grazie del tecnico, ha agito sul centrosinistra della linea a tre e ha dato sicurezza al reparto disimpegnandosi con disinvoltura. Positiva pure la prova di Gazzi, funzionale a centrocampo con un lavoro oscuro alle esigenze tattiche di una squadra in cerca di equilibrio e vicino al gol ad inizio ripresa con un rasoterra di sinistro dal limite dell’area neutralizzato dal portiere Pelé.
Da rivedere, invece, Nestorovski. Il macedone è un attaccante puro ma, per incidere, deve essere servito in un certo modo e messo dalla squadra nelle condizioni di potere fare male alle difese avversarie. Nella ripresa, inoltre, è entrato l’ungherese Sallai, ancora un corpo estraneo alla squadra e per questo motivo ingiudicabile. Il Palermo, tirando le somme, ha superato l’esame di francese. La squadra è ancora incompleta ma, nonostante le difficoltà, ha delle risorse caratteriali e tecniche (tra le quali Bentivegna ad un passo dal gol del 2-0 con un destro a giro di poco a lato) sulle quali fare leva in vista del campionato.
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