E’ stata interrogata per circa un’ora dal pm Nino Di Matteo, che si occupa del caso, la donna che ha gettato la figlia, appena nata, in un cassonetto dei rifiuti, a Palermo. Al termine il magistrato ha contestato all’indagata l’ipotesi di reato di infanticidio. Valentina Pilato, di 30 anni, non è in stato di fermo ma a piede libero. L’interrogatorio, alla presenza di un legale di fiducia, si è svolto in una stanza del reparto di ginecologia dell’ospedale Cervello, dove ieri sera la donna si è presentata per un’emorragia ed è stata posta ad intervento chirurgico. Al magistrato, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe ribadito di avere partorito da sola in casa e di avere deciso di gettare la piccola in un cassonetto perchè la credeva morta, non sentendo più i battiti del cuore. Non è chiaro se la donna abbia nascosto la gravidanza al marito, che sta arrivando dal Friuli. Nelle prossime ore gli investigatori interrogheranno i familiari.
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