Il napoletano Carmine Zambon, 31 anni, è stato arrestato a Palermo dalla polizia di Stato con l’accusa di aver partecipato a due rapine in altrettanti negozi nella zona di corso Calatafimi assieme a due complici non ancora indentificati. Come quasi sempre in casi analoghi, l’indagato è stato individuato grazie alle immagini degli impianti di video sorveglianza, in cui si copriva un grosso tatuaggio su un braccio, vistoso segno di riconoscimento. Gli episodi contestati a Zambon, che a Palermo era ospite di parenti, risalgono al 23 luglio del 2014, quando tre malfattori armati di pistola avevano attaccato una farmacia di via Paruta e si erano impossessati di 3.200 euro, e al 22 gennaio 2015 quando il terzetto aveva rapinato una tabaccheria di via Cesare Terranova, con bottino di 2.500 euro circa: per prelevare il denaro dalla cassa, un commesso era stato minacciato con una pistola puntata alla tempia. A impugnare l’arma, secondo gli investigatori, era Zambon. L’uomo è stato fermato nei pressi di una sala giochi.
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