Palermo, l’ostacolo Entella sul cammino per la A Tedino: «L’unica strada maestra è la continuità»

È il remake di un film già visto. Giocano le Nazionali e per le squadre come il Palermo, i cui campionati non si fermano nelle finestre internazionali, scatta il solito ritornello: non è una ma sono due, di fatto, le partite che condizionano la preparazione delle compagini costrette a fare a meno di molti giocatori convocati dai ct delle rispettive selezioni. Quella in cui non ci sono e quella successiva. Il suono del campanello d’allarme, amplificato peraltro dalla presenza di diversi infortunati nel caso dei rosanero, ha coinvolto il match contro il Carpi disputato domenica e adesso avrà una eco anche nella sfida contro la Virtus Entella in programma domani sera a Chiavari (ore 20,30) e valida per la trentatreesima giornata. Le valutazioni di Tedino saranno subordinate ai recuperi e alle condizioni psico-fisiche dei Nazionali (oltre a Trajkovski, a segno ieri nell’amichevole tra la Macedonia e l’Azerbaigian, e a Nestorovski il mini-elenco comprende anche Chochev, Struna, Balogh e Posavec) che non si sono allenati in questi giorni con il gruppo e che si aggregheranno alla comitiva rosanero nella giornata di oggi, direttamente in ritiro.

Non è certamente la condizione ideale per affrontare una partita nella fase clou della stagione ma gli orizzonti del Palermo – e forse è proprio questa, allo stato attuale, la vera forza della squadra – superano i confini di una realtà appesantita da situazioni penalizzanti. In altri termini, nonostante le difficoltà i rosanero continuano ad andare avanti per la propria strada sapendo di avere in mente un macroobiettivo (la promozione in serie A) e, in relazione al match di domani sera, due microobiettivi: dare continuità alla serie di cinque risultati utili consecutivi e riprendere il filo con la vittoria in trasferta interrotto lo scorso 10 dicembre in occasione del successo per 3-0 sul campo del Bari. Tra il dire e il fare, tuttavia, c’è di mezzo l’Entella, squadra in salute come dimostrano i successi di fila contro Parma e Cremonese. Le insidie che propone la gara di domani sera sono simili a quelle del precedente appuntamento in trasferta a Novara.

Potenzialità dell’avversario di turno (la formazione ligure, espressione di una realtà economicamente solida, staziona nella parte medio-bassa della classifica ma ha le potenzialità per dare del filo da torcere a squadre più attrezzate) e campo sintetico. Sono queste le principali trappole presenti a Chiavari sul cammino di un Palermo consapevole del fatto che, per legittimare le proprie ambizioni di promozione diretta, dovrà cavalcare l’onda alimentata dal convincente successo interno con il Carpi e sfruttare nel migliore dei modi il momento negativo del Frosinone, avanti di una sola lunghezza e con una partita in più rispetto ai rosanero. «Ma noi non dobbiamo fare calcoli e non ci possiamo permettere di fare voli pindarici pensando al tipo di partita in cui è possibile o non è possibile ottenere dei punti – ha spiegato Tedino durante la conferenza stampa odierna allo stadio Barbera – diverso, invece, il discorso relativo all’individuazione di una potenziale quota-punti per la promozione. Emergenza a Chiavari? Le motivazioni battono la stanchezza, quella fisica in particolare. La squadra adesso sta molto bene con la testa e vuole trovare quella strada maestra che coincide con il termine continuità. Spetta a noi dello staff tecnico, in ogni caso, cercare le soluzioni ai problemi e mettere il gruppo nelle condizioni di scendere in campo con criterio e razionalità». Sottovalutare l’Entella non fa parte del piano d’azione delineato dal tecnico friulano: «Sappiamo che giocheremo contro una squadra che sta molto bene e su un campo in cui il pallone si muove come la pallina di un flipper. Detto questo, vogliamo fare una grande partita perché solo in questo modo potremo ottenere un risultato positivo».

Nella lista dei partenti per le due gare esterne ravvicinate a Chiavari e a Parma, gara in programma lunedì sera e che la squadra preparerà fuori sede dopo il match di domani, figurano ventidue giocatori tra cui il difensore Ingegneri, avviato gradualmente verso il definitivo rientro in gruppo dopo gli otto mesi e mezzo di stop forzato a causa dell’infortunio al ginocchio sinistro rimediato a metà luglio all’inizio del ritiro estivo. Tedino ha gli uomini contati in difesa. L’emergenza, scattata con l’infortunio di Bellusci, è acuita dai forfait di Accardi (tendinopatia in fase acuta al ginocchio destro) e quello last-minute di Dawidowicz, recuperabile salvo novità per il match di Pasquetta ma out domani a causa di una sindrome influenzale complicata da uno stato febbrile. Soluzioni? Tedino, in condizioni normali, avrebbe preservato il convalescente Rajkovic per scongiurare rischi legati al sintetico ma, alla luce degli ultimi sviluppi, potrebbe rivedere i piani iniziali e schierare il serbo chiedendo contemporaneamente un sacrificio a Struna, rimasto in panchina ieri nel match giocato dalla Slovenia.

Dando per scontata la titolarità di Szyminski, avrebbe la strada in discesa Fiore («Sono molto contento perché ho lavorato tanto per questo esordio» – ha dichiarato al sito ufficiale l’italo-belga in attesa del debutto da titolare dopo la prima apparizione con la maglia rosanero in occasione dell’incontro con il Carpi) se uno tra Struna e Rajkovic dovesse partire dalla panchina. La formazione, in linea generale, dovrebbe rispecchiare il copione (sia dal punto di vista tattico che di interpreti) proposto domenica. Il dirimpettaio di Rispoli, protagonista ieri nel tardo pomeriggio di una sessione autografi con i tifosi allo store ufficiale di via Maqueda, dovrebbe essere ancora Rolando, favorito su Aleesami (tornato a disposizione dopo avere saltato per infortunio le ultime cinque partite) in campo dal primo minuto più in prospettiva Parma. In avanti, salvo sorprese, spazio ancora a Coronado, monitorato da alcuni club inglesi come ad esempio il Watford, a supporto di La Gumina, in prima fila in questo caso rispetto a Nestorovski, chiamato come Trajkovski a smaltire le scorie post Nazionale.

Antonio La Rosa

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