Palermo, l’iscrizione in B si tinge di giallo Tuttolomondo: «Noi però siamo in regola»

Ci sono due realtà che non coincidono. E, in mezzo, una verità inconfutabile: il Palermo è in bilico e la sua iscrizione al prossimo campionato di serie B è fortemente a rischio. La tesi della Lega Calcio, secondo la quale il club rosanero non avrebbe depositato la documentazione necessaria, stride con la posizione della società di viale del Fante secondo cui, invece, è tutto in regola ai fini dell’iscrizione. Il ‘nodo’ è quello relativo alla fideiussione di 800mila euro. Che per regolamento va depositata (la copia originale) di persona presso gli uffici della Lega e che invece il Palermo ha presentato solo tramite PEC affidandosi ad una compagnia assicurativa bulgara che ieri, peraltro, ha avuto un problema tecnico.

C’è stato dunque un ritardo per una causa di forza maggiore, tasto che Salvatore Tuttolomondo (direttore finanziario di Arkus Network, il gruppo che controlla il Palermo) ha premuto più volte sia ieri in sede dopo la mezzanotte, mentre nel piazzale antistante lo stadio – presidiato da diverse volanti della polizia – stava salendo nel frattempo la tensione alimentata da un gruppo di tifosi sempre più nervosi per la piega negativa che stava prendendo la vicenda, sia questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso l’impianto di viale del Fante.
«Ribadisco che c’è stato un problema tecnico che, comunque, sta per essere risolto – dice – Sarà la piattaforma stessa ad inviare una PEC alla Lega Calcio e un’altra a noi per conoscenza ma l’importante è che abbiamo richiesto e ottenuto l’operatività della garanzia fideiussoria. Per quanto ci riguarda, il Palermo è regolarmente iscritto al prossimo campionato di serie B. Abbiamo fatto tutto, i pagamenti ci sono, abbiamo espletato tutti gli adempimenti e fatto partire i bonifici. L’unico problema è stato quello della fideiussione che, lo ripeto, non è dipeso da noi ma da un disguido tecnico della piattaforma, segnalato alla Lega da cui però al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, non attribuibile a nostre responsabilità. Perché ridursi alle 23,59 per risolvere il problema? E’ riduttivo pensare che ci siamo ridotti all’ultimo. In realtà c’è stato un percorso istruttorio che ha determinato queste tempistiche».

Reduce da una giornata piuttosto convulsa, Tuttolomondo ha provato a riassicurare una tifoseria frastornata e nello stesso tempo molto perplessa in seguito agli ultimi sviluppi: «Da un punto di vista tecnico-procedurale è tutto a posto e non abbiamo nulla da temere. Quella del deposito cartaceo è una consuetudine che non deve intaccare la sostanza e cioè il fatto che il nostro deposito via PEC sia perfettamente in linea con le normative. Se la Lega dovesse fare la contestazione e non accettare la nostra domanda di iscrizione saremo pronti a fare valere le nostre ragioni in ogni sede per tutelare fino all’ultimo gli interessi della società. Noi siamo qui e non scappiamo da Palermo». 

Dopo avere inviato dei messaggi sia alla piazza («Finora abbiamo mantenuto gli impegni e lo dimostra il fatto che abbiamo messo oltre 12 milioni») e al sindaco («Voglio chiarire definitivamente la querelle con il primo cittadino dal quale però mi sarei aspettato toni più gentili nel momento in cui nei giorni scorsi ha espresso una valutazione in merito alle sue aspettative nei nostri confronti»), Salvatore Tuttolomondo ha rivendicato alcuni meriti della nuova proprietà in relazione allo stato di salute del club: «Se adesso è vivo e vegeto e se c’è stata anche una legittimazione da parte degli organi federali ci sarà un motivo. Noi siamo qui per mettere e non per prendere. Abbiamo pagato oltre 4 milioni per gli stipendi, circa 5,8 per la parte relativa al debito fiscale e anche 1,70 milioni. Per quanto riguarda l’iscrizione – ha aggiunto – non siamo agitati. Siamo assolutamente sereni e convinti di avere fatto tutto secondo le norme».

In sala stampa erano presenti anche Stefano Pistilli, director di Gepro Investments (società che detiene la maggioranza delle quote di Arkus), il club manager rosanero Luigi Conte e il direttore generale Fabrizio Lucchesi: «Chiaramente questa vicenda non fa piacere e non ci agevola in termini di programmazione tecnica – ha ammesso il dirigente toscano – ma affronteremo questo problema così come abbiamo affrontato gli altri in questo periodo. Noi siamo pronti anche dal punto di vista della squadra e io sono in costante contatto con il tecnico Marino (impegnato oggi con il matrimonio della figlia, ndr) con il quale mi sono sentito ieri notte e pure questa mattina».

Antonio La Rosa

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