Nella Palermo dei paradossi succede che 92 ex dipendenti della Spo, la Società per l’occupazione che avrebbe dovuto stilare un ”Piano per loccupabilità dei soggetti svantaggiati dellarea metropolitana della città di Palermo’ oggi vogliono essere assunti. “Vien da dire – commenta Riccardo Nuti, già candidato a Sindaco del capoluogo dell’Isola per il Movimento 5 Stelle – che hanno dimenticato di inserire se stessi nel progetto! Solo questo dovrebbe già far comprendere il paradosso”.
“Se a questo aggiungiamo che la Spo – prosegue Nuti – ha come socio unico la Gesip, un azienda in perdita costantemente per circa 900 mila euro al mese e con 1800 persone pressoché disoccupate, si rischia di essere derisi da un cittadino di qualsiasi altra regione o forse nazione”.
Nuti ricorda di come non sia la prima volta che si cerca di sistemare la Spo, o meglio, gli ex-dipendenti in altri progetti e simili creati ad hoc, come documentato dal M5S Palermo a marzo 2011, quando fu affidato il servizio di notifica delle multe a Sispi, la quale poi, non avendo messi notificatori, avrebbe dovuto esternalizzare il servizio verso la Spo.
“Sempre in quell occasione – ricorda Nuti – abbiamo denunciato come, guarda caso, all interno di essa sono, o meglio, erano coinvolti anche parenti e amici dei consiglieri”.
“Tutti i palermitani devono capire – precisa l’esponente dei grillini – che compito del Comune non è assumere perché non cè lavoro, ma creare una mentalità e degli strumenti per agevolare idee imprenditoriali, di investimento, di sviluppo reale, anziché assistenzialismo mischiato a clientele”.
“La politica tutta – conclude Nuti – deve avere il coraggio di fare delle scelte, anche se inizialmente sembrano impopolari, non si può ridurre un Comune, tra laltro sul baratro del dissesto economico, a mero ufficio di collocamento”.
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