A chi pensava di aver visto tutto, in questa città, è capitato di doversi ricredere, percorrendo stamattina il corso Finocchiaro Aprile, a due passi dal tribunale di Palermo. Alcune decine di commercianti hanno bloccato la circolazione e manifestato contro i controlli dei vigili urbani, ritenuti troppo assillanti e ingiustificati. Da alcune settimane gli agenti della Polizia municipale, in maniera neppure implacabile, per dire la verità, presidiano lex corso Olivuzza per reprimere la sosta selvaggia e il commercio abusivo.
Corso Finocchiaro Aprile era una sorta di repubblica autonoma, in preda alla più totale anarchia e allillegalità, nonostante la vicinanza col unitissimo e presidiatissimo palazzo di giustizia; le auto in doppia fila ai due lati della carreggiata riducevano a un budello il tratto percorribile dalle auto e ogni centimetro quadrato dei marciapiedi era invaso dagli abusivi, senza che nessuno venisse a riportare una parvenza di legalità e di ordine nella circolazione. Nelle settimane scorse, il Comune si è risvegliato e ha cominciato a disporre presidi degli agenti della Polizia municipale e a far scattare le multe. Controlli, tutto sommato, non proprio ferrei. Qualche camion ha continuato a scaricare a ogni orario, parcheggiato in doppia fila, e un minimo di tolleranza cè stato anche per le auto ferme davanti ai negozi in forma non proprio ortodossa.
La differenza col passato, comunque, era visibile e apprezzabile, col traffico molto più scorrevole e gli abusivi praticamente scomparsi. Ma, evidentemente, il ripristinato ordine ai commercianti non piace, in controlli, specie contro la sosta selvaggia, danneggiano i loro affari perché la mancanza di parcheggi scoraggia i clienti che non possono più raggiungere i negozi. Una scena già vista in altri luoghi della città, come in piazza san Domenico, quando un gruppo di negozianti devastò larredo urbano sistemato nella neonata isola pedonale. Questa volta, i commercianti hanno bloccato la strada con delle transenne e costretto il traffico a deviare verso le parallele. Una protesta che sembra rigettare il concetto stesso di legalità e di diritto in nome di una legge che ognuno fa da sé, puntando sulle sue sole forze e gettando Palermo indietro di decenni.
Modi illegittimi e selvaggi per manifestare un malessere nei confronti delle scelte dellamministrazione, un modo sbagliato per suscitare lattenzione dei cittadini e sollecitare un dialogo con lamministrazione che, certo, non può cedere al ricatto di forme di protesta del genere. E, infatti, la risposta del Sindaco non si è fatta attendere, e non è stata conciliante. “L’assurda protesta dei commercianti di corso Finocchiaro Aprile ha detto Leoluca Orlando -non ha alcuna motivazione e fondamento, visto che gli interventi svolti in queste settimane dalla Polizia Municipale hanno avuto come obiettivo il contrasto dell’abusivismo commerciale e della sosta in doppia e terza fila che trasforma(va) la via in una sorta di camera a gas. Si tratta proprio di interventi di cui i commercianti che operano in regola con la legge dovrebbero essere contenti. I commercianti devono scegliere se farsi sobillare da qualcuno che sembra voler mostrare inutilmente i muscoli o se stare dalla parte della legalità. Una legalità – conclude Orlando – che mai come in questo caso è proprio ciò di cui i commercianti hanno bisogno per liberare sé stessi e la propria città.”
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