Palermo, il neo 80enne De Bellis carica l’ambiente «Se non vinciamo oggi siamo in mezzo alla strada»

Ha compiuto 80 anni soltanto pochi giorni fa, ma i tifosi palermitani, soprattutto quelli un po’ meno giovani, lo ricordano sempre con grande affetto: Tonino De Bellis ha passato praticamente una vita in rosanero, ma ci tiene innanzitutto a fare una cosa. «In tanti mi hanno telefonato per i miei 80 anni. Vorrei dunque ringraziare tutte queste persone che mi hanno dimostrato il loro affetto». Con la maglia del Palermo gioca dal 1957 al 1971, inframmezzati dai tre anni in cui ha indossato la maglia del Venezia. Ha anche allenato i rosa, dalle giovanili alla prima squadra, negli anni ’70 e nei primi anni ’90: «In rosanero ho tanti bellissimi ricordi, ho vinto tre volte il campionato di serie B e ho giocato quattro o cinque anni in serie A col Palermo. Quando sono arrivato in Sicilia ero un ragazzino e tutti hanno cominciato subito a volermi bene per il mio carattere: sono sempre stato uno che non si dava mai per vinto». Terzino dalla buona elevazione, tarantino di nascita, si dice fiero della sua seconda cittadinanza: «Mi sento un palermitano a tutti gli effetti, sono qui da 55 anni, se si escludono i tre anni che ho giocato con il Venezia».

L’attualità racconta di un Palermo messo male in classifica e che questo pomeriggio affronterà al Barbera il Crotone in uno scontro diretto: «Oggi il Palermo deve assolutamente vincere questa partita – spiega De Bellis –, perché altrimenti il distacco diventa enorme e non so se si potrà recuperare. Bisogna però considerare che c’è tutto il girone di ritorno da giocare». Il motivo per il quale la squadra sta soffrendo così tanto, a detta dell’ex terzino, è semplice: «Noi avevamo dei buoni giocatori che poi sono stati venduti – spiega l’ex giocatore rosanero –. Se si vende il centravanti, un centrocampista e il portiere (chiaro riferimento a Gilardino, Maresca e Sorrentino, ndr), è chiaro che la squadra ne esce indebolita. Speriamo che questi due acquisti siano adatti per risolvere qualche problema».

In molti considerano le ultime tre in classifica già condannate alla retrocessione, ma non per tutti è così: «Non credo che Palermo, Crotone e Pescara siano già retrocesse, c’è tutto il girone di ritorno da giocare e basta indovinare due o tre di partite di fila per arrivare ad agguantare le altre. Innanzitutto è importantissimo vincere con il Crotone, è una gara da non fallire. Se si vince, poi i punti di distanza diventano meno». La tifoseria, intanto, è sempre più inalberata con Zamparini per le scelte di mercato e anche per la gestione della società: «I tifosi non hanno torto, Zamparini è sempre più distante dalla squadra e poi vende ogni anno i pezzi migliori per sanare il suo bilancio. Non ci resta che sperare che anche quest’anno accada un miracolo». La ricetta per riprendersi da questo andazzo non può che essere una soltanto: «Da una situazione del genere si risorge soltanto con i risultati e con le vittorie, a cominciare dalla gara col Crotone perché si affronta una diretta concorrente. Se non si vince questa gara – conclude De Bellis – siamo proprio in mezzo alla strada, non so se rendo l’idea».

Luca Di Noto

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