Palermo, il ‘Bando di Natale’ per gli spettacoli e l’ipocrisia del Comune

PERCHE’ NON DIRE LA VERITA’? PERCHE’ NON DIRE: VOGLIAMO GESTIRE LE ATTIVITA’ CULTURALI NATALIZIE COME CI PARE. SAREBBE PIU’ SERIO!

La cosa che dà più fastidio dando un’occhiata al bando del Comune di Palermo in occasione delle “Compatibilità con il periodo” – che è una nuova formula linguistica coniata dall’Amministrazione comunale in sostituzione della parola “Natale” – è l’ipocrisia all’ennesima potenza. Sembra di essere tornati alla Palermo di fine anni ’80, quando alcuni gesuiti della città facevano il bello e il cattivo tempo mescolando giustizia, tornaconto, verità e tesi di comodo a proprio uso e consumo.
La “carne è triste” e, di certo, gli attuali amministratori del Comune di Palermo avranno “letto tutti i libri”. Invece di prenderci in giro con questi bandi-farsa, con questi punteggi da gioco delle tre carte, con queste commissioni di finta-terzietà, non sarebbe stato più serio dire: ragazzi, c’è crisi nera e noi non abbiamo alcuna intenzione di andare dietro ai piccoli artisti. Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo recepito lo ‘spirito’ del Club di Bilderberg: quindi, spazio ai grandi teatri e gli altri a casa. Che vincano i più forti!
Prenda esempio, il Comune di Palermo, dai ‘Professionisti dell’Antimafia’ di Confindustria Sicilia che noi attacchiamo sempre ma che – Vivaddio! – sono almeno sinceri. Prenda esempio dall’Irsap, il ‘Carrozzone mangiasoldi’ che si sono costruiti con le loro mani piazzandosi dentro il Governo della Regione. Di fatto, hanno detto: “Noi siamo qui per farci i cavoli nostri. A capo del nostro giocattolo ci mettiamo un nostro amico che non ha i titoli e, di questa assenza dei titoli, noi ce ne facciamo un baffo! E’ amico nostro e noi lo piazziamo dove ci pare! Alla faccia del Diritto amministrativo, del Decreto legislativo n. 39, dei titoli, dei Tar, dei Cga. Come diceva il Marchese del Grillo: noi siamo noi e voi non siete un…
Invece il Comune di Palermo ci propone ‘sta menata dei bandi, delle commissioni, dei punteggi. Finzioni – è il caso di dirlo – sceniche. Tutte cose inutili. Perché poi debbono passare i soli noti. E allora perché non dirlo chiaro: abbiamo i nostri amici e li dobbiamo favorire!
Credeteci: è molto più serio. Basta con quest’ipocrisia! Non siamo coglioni! E non sono coglioni nemmeno gli artisti di Palermo, grandi e piccoli, noti e meno noti, raccomandati e non raccomandati.
Fate le cose alla luce del sole. Ditelo, gridatelo: noi vogliamo fare come Confindustria Sicilia alla Regione! Ditelo, ditelo ditelo…
Ricordate Il Tartuffo (Tartuffe ou l’Imposteur) di Molière? “E’ il pubblico scandalo che offende la morale e peccare in segreto è come non peccare…”. Ma il Comune di Palermo non è come Il Tartuffo. Assolutamente no…

E comunque: Buon Natale a tutti (anche ai ‘truffaldi)!

(Foto di prima pagina tratta da trabiaplanet.it)

Redazione

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