Palermo, esonerato Novellino Richiamato Davide Ballardini

La notizia, in sé, ormai non fa più notizia. Il Palermo cambia nuovamente guida tecnica: si tratta della nona volta in questa stagione e se non è un record poco ci manca. A fare le spese dell’ira del presidente Zamparini, stavolta è Walter Alfredo Novellino, esonerato dopo il ko con la Lazio. L’ormai ex tecnico paga un bilancio deludente con appena un punto conquistato in quattro gare (lo scialbo 0-0 di Empoli). Poi sono arrivate soltanto sconfitte, quella esterna con il Chievo e quelle interne contro il Napoli e i biancocelesti. I rumors suggerivano già da diversi giorni che il nome del successore sarebbe stato quello di qualcuno che ha già guidato i rosa e anche se manca ancora l’ufficialità si è ormai raggiunto l’accordo: Davide Ballardini torna a sedersi sulla panchina più scottante d’Italia, dopo essere stato esonerato da Sorrentino in diretta tv e dopo aver rescisso con i rosa appena qualche settimana fa. A voler essere cinici, comunque, sarebbe stato difficile trovare qualcuno che non avesse già avuto a che fare con Zamparini in carriera. E sarebbe stato altrettanto difficile anche contattare qualcuno che si potesse accollare una situazione del genere.

Il tecnico ravennate firmerà un contratto fino a giugno 2016 con tanto di premio salvezza e opzione per la prossima stagione in caso di permanenza in serie A. Diverse le questioni spinose, però, che balzano in primo piano: l’amore tra il pubblico e Ballardini, infatti, non è mai scoccato, anzi si è sempre viaggiato sul filo della non sopportazione nei suoi confronti, nonostante la prima avventura del mister in Sicilia (quella datata 2008/09) abbia regalato ai rosa diverse soddisfazioni. Tutto questo, inoltre, è stato acuito dopo la lite con Sorrentino in occasione della sfida contro il Verona, con il capitano rosanero accorso a esonerare il tecnico in diretta tv nell’immediato postpartita. Altra questione spinosa è proprio quella legata al portiere: sebbene lui stesso abbia dichiarato di voler tendere una mano a Ballardini, è difficile che tra i due nasca un rapporto rosa e fiori. L’eventuale permanenza del ravennate in panchina, inoltre, spalanca in maniera definitiva le porte all’addio del portiere che, essendo in scadenza di contratto, quasi certamente non rinnoverà.

La squadra, intanto, preparerà il prossimo impegno di campionato in ritiro a Coccaglio, località in provincia di Brescia che ha già ospitato i rosa nei momenti più negativi di questa e di altre stagioni. La situazione attuale dei rosanero si chiama piena zona retrocessione e, nonostante la parità di punti in classifica con il Carpi, a questo punto della stagione sarebbero gli emiliani a salvarsi, in virtù della miglior differenza reti generale. Il calendario, inoltre, non aiuta: la prossima avversaria dei rosa infatti si chiama Juventus, squadra lanciatissima verso lo scudetto, da affrontare a Torino. Certo, i miracoli sportivi esistono e Ballardini in casa dei bianconeri ha già vinto per 1-2 grazie anche alla rete di un protagonista improbabile come Mchedlidze. Ma quello era un altro Palermo, con altre ambizioni, con un altro tipo di giocatori e con un presidente che, sicuramente, all’epoca era meno stanco del calcio. Quella odierna, invece, è senza dubbio tutta un’altra storia.

Luca Di Noto

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