Cronaca

Palermo, crollato il tetto di una stanza del Policlinico. Trasferite alcune attività

Alcune attività in atto svolte nell’Istituto di igiene e microbiologia del Policlinico di Palermo, dove nei giorni scorsi è avvenuto il crollo del tetto di una stanza, dovranno essere temporaneamente trasferite in altri spazi dell’azienda ospedaliera universitaria per consentire l’esecuzione dei lavori necessari. Al termine dei controlli eseguiti in tutto l’edificio, l’ufficio tecnico aziendale ha steso una mappatura dei locali su cui intervenire. Per i lavori verranno impiegate cinque squadre di operai di cui una, come concordato con il responsabile del settore spazi universitari del Policlinico, incaricata dall’Università, proprietaria degli immobili concessi in uso permanente e gratuito all’Aoup Paolo Giaccone. «Per consentire l’esecuzione dei lavori e garantire al contempo la continuità assistenziale e il mantenimento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza – spiega il commissario dell’azienda ospedaliera universitaria Maurizio Montalbano – ho chiesto la collaborazione dei direttori di dipartimento per riallocare temporaneamente le attività fino ad oggi svolte nei locali oggetto di intervento».

Per la ristrutturazione totale del plesso bisognerà, invece, attendere qualche mese. Il miglioramento strutturale dell’edificio di igiene e microbiologia è stato, infatti, finanziato nell’ambito della linea d’intervento del Pnrr missione 6 componente 2 – intervento 1.2.1 e 1.2.2 – Verso un ospedale sicuro e sostenibile, e in parte dal piano nazionale complementare. Le procedure di gara per l’affidamento di lavori in appalto integrato sono state pubblicate da Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo, centrale di committenza e stazione appaltante per la realizzazione di interventi strategici sul territorio, di proprietà del ministero dell’Economia. Entro il prossimo 30 settembre l’Aoup Paolo Giaccone dovrà firmare il contratto con l’operatore indicato da Invitalia. Un altro intervento edilizio è contemplato nell’ambito delle attività del progetto DigitAl lifelong pRevEntion (Dare) finanziate all’Università di Palermo.

Redazione

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