I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo insieme agli Ispettori civili, negli ultimi dieci giorni hanno continuato nella loro attività di controllo nel mondo del lavoro di Palermo, su impulso del direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo.
Intervenendo in un’officina meccanica alla periferia di Palermo, hanno deferito il titolare all’AG poiché l’esercizio era privo di ogni minima regola di sicurezza. Infatti mancavano, il documento di valutazione dei rischi (DVR), la nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), la nomina del medico competente, la formazione e informazione dei lavoratori dipendenti, la consegna dei dispositivi di protezione individuale(DPI), la valutazione del servizio elettrico, inoltre nel contesto dell’attività ispettiva è emerso che i tre lavoratori presenti erano in nero. L’attività imprenditoriale è stata quindi sospesa e sequestrata poiché completamente sconosciuta alla Pubblica Amministrazione. Inoltre è stata elevata una sanzione di 36 mila 566 e sanzioni amministrative per 15.600 ovvero la maxi sanzione per il lavoro nero.
Successivamente Carabinieri e Ispettori civili hanno effettuato un controllo in un cantiere edile, anch’esso nella periferia palermitana. Anche in questo caso è stato deferito il titolare per le violazioni basilari della sicurezza nei luoghi di lavoro e sospesa l’attività imprenditoriale per l’impiego di un lavoratore in nero su 3 presenti.
In totale, l’esito dei controlli degli ultimi giorni è di sette denunce a piede libero di altrettanti imprenditori, tre sospensioni di attività commerciale per l’illecito impiego di lavoratori “in nero”, venti posizioni lavorative controllate di cui sei “in nero”, sanzioni amministrative per 19 mila 695 euro e ammende per 36 mila 566 euro.
«L’impegno dell’Arma e della DTL di Palermo nella lotta al lavoro nero è sotto gli occhi della popolazione – si legge nella nota stampa dell’Arma – , che si spera si senta incoraggiata a denunciare ogni sopruso, al fine di rivalutare sempre di più la consapevolezza che ad ogni prestazione di lavoro debba corrispondere un corrispettivo fatto da: un contratto giusto, una retribuzione adeguata, dei contributi versati, la dignità dei luoghi di lavoro rispettata. Fuori da questi limiti prolifera la rassegnazione e l’illegalità : due fattori su cui il malaffare cresce e funge da terreno di coltura per crimini ben più gravi. E’ sulla rassegnazione a non rivendicare i propri diritti fondamentali di lavoratori, che la criminalità organizzata fonda parte del proprio potere e del controllo del territorio. Ci auguriamo – si legge ancora – sempre che la popolazione interessata, esca da questo circuito vizioso e ritenga di avvicinarsi alla propria Stazione Carabinieri per riferire gli eventuali illeciti del settore: insieme ai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, troveranno professionisti pronti ad ascoltare e in grado di risolvere il loro problema».
I controlli proseguiranno anche nel periodo di Pasqua, con il massimo impegno da parte dei Carabinieri di Palermo operanti e con la variazione dei settori d’intervento e degli orari.
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