È il destino di questa stagione: alla vigilia di una partita cruciale il Palermo è costretto a fare i conti con un elemento di disturbo. Proveniente dall’esterno e, in particolare, da territori che coinvolgono il fronte societario. La richiesta da parte della Procura Federale di retrocessione all’ultimo posto con conseguente serie C dal punto di vista psicologico non è certo ciò di cui avevano bisogno i rosanero a ridosso della gara interna con il Cittadella. Match, valido per l’ultima giornata della regular season e in programma domani alle ore 15, che almeno sul campo potrebbe valere la serie A. Dipende da alcune circostanze: la compagine di Delio Rossi, reduce dal successo esterno contro l’Ascoli, deve vincere e sperare che il Lecce (secondo in classifica a quota 63 punti e avanti di una sola lunghezza) non faccia altrettanto tra le mura amiche contro lo Spezia. I rosa, in realtà, per festeggiare il salto di categoria potrebbero anche pareggiare (il Lecce, in svantaggio negli scontri diretti, in questo caso deve perdere) ma – anche se nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato come peraltro hanno dimostrato in questi giorni le due semifinali di ritorno di Champions League – è chiaro che solo con una vittoria il Palermo può alimentare davvero le proprie speranze di promozione diretta.
Battere il Cittadella e tifare per lo Spezia. Ecco il motto che domani pomeriggio accompagnerà i rosanero sul terreno di gioco. Saranno due partite vere e questo è un aspetto da sottolineare in funzione della credibilità e regolarità del campionato: sia i liguri che i veneti, rispettivamente sesti e settimi a quota 51 e 50, sono a caccia di punti per rimanere agganciati al treno playoff e provare contestualmente a migliorare la propria posizione in classifica. Motivo per cui giocheranno per vincere senza risparmiarsi. Le motivazioni degli avversari, in ogni caso, sono solo uno dei punti di contatto tra le due sfide a distanza (e in contemporanea come il resto delle partite dell’ultimo turno) in cui c’è in palio la serie A. Un altro fattore in comune tra i due appuntamenti clou sull’asse Puglia-Sicilia è quello ambientale. Se il Lecce chiama con la carica dei 30mila dello stadio Via del Mare, il Palermo risponde con un Barbera altrettanto pieno in cui sono previsti tra i 25 e i 30mila spettatori. Proiezione credibile in virtù di alcuni elementi tangibili (code al botteghino in questi giorni e, in città, temperatura del tifo in aumento con il passare delle ore) e dati di fatto come quello relativo ai biglietti già emessi (oltre 22mila, record stagionale).
Anche il pubblico potrà svolgere domani un ruolo fondamentale in ottica promozione. Concetto valido sia per Lecce-Spezia sia per la sfida casalinga del Palermo, gara il cui incasso sarà devoluto in beneficenza a dodici onlus cittadine e alla quale assisterà anche una nutrita delegazione del gruppo Arkus Network, pronto all’esordio anche in qualità di main sponsor sulle maglie. I nuovi proprietari del club, accolti positivamente dai tifosi (attraverso gli striscioni «Fiducia e sostegno se il progetto sarà degno» e «Rispetto, progetto e serietà sono più importanti della A» esposti mercoledì davanti all’hotel di Mondello in cui si è tenuta la conferenza di presentazione, tuttavia, gli ultras della Curva Nord 12 hanno ribadito il fatto che, pur essendo ben disposti, monitoreranno comunque il loro operato), in occasione del battesimo in città hanno incontrato al Tenente Onorato la squadra alla quale hanno esibito il proprio biglietto da visita.
«Le prime impressioni sono buone anche se per esprimere un giudizio completo bisognerebbe conoscere bene una persona – ha spiegato Delio Rossi nel corso della conferenza stampa odierna a Boccadifalco – la parola chiave è continuità e, in questa direzione, i nuovi proprietari meritano fiducia». E a proposito di nuova proprietà, il consigliere di amministrazione Walter Tuttolomondo ha supportato oggi il collegio difensivo in occasione dell’udienza a Roma presso il Tribunale Federale Nazionale in merito al deferimento del club di viale del Fante: «La Procura ha chiesto la serie C? Non dobbiamo sprecare energie pensando a cose sulle quali non possiamo intervenire – ha sottolineato il tecnico rosanero – il mio compito è cercare di isolare la squadra da fattori esterni e di focalizzare l’attenzione solo ed esclusivamente sul campo». Cioè sul Cittadella: «È una squadra che ha dei concetti, si vede che dietro c’è un lavoro e, rispetto a noi, loro vivono in un contesto molto tranquillo. Tutti all’interno dello spogliatoio sanno che quella di domani è una gara molto importante, da affrontare con la giusta tensione emotiva, ma non c’è un modo di pensare univoco. Ognuno, pur consapevole dell’importanza del match, vive le emozioni alla sua maniera. Ci sarà uno stadio pieno? Alla gente non devo dire nulla, stimo molto i tifosi e non devo essere io a dire come comportarsi. Basta vedere le code al botteghino per capire l’amore che questa piazza prova nei confronti della squadra e noi domani dovremo giocare proprio per coloro che vogliono bene al Palermo».
Sono ventitré i convocati. Il tecnico, che in attacco dovrà fare a meno dello squalificato Moreo, sembra intenzionato a confermare il 4-3-1-2 proponendo in questo caso Falletti sulla trequarti a supporto di Puscas e Trajkovski, impiegabile nel ruolo di trequartista ma anche come seconda punta. Nestorovski, nuovamente a disposizione dopo avere smaltito l’affaticamento muscolare accusato alla vigilia della gara esterna contro l’Ascoli, dovrebbe partire dalla panchina. In difesa, sull’out destro della linea a quattro, Szyminski resta favorito su Rispoli e anche sull’ex di turno Salvi, tornato tra gli effettivi dopo avere saltato le ultime tre partite a causa di un infortunio muscolare.
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