Palermo-Bari, vittoria della maglia bianca e blu Il disegnatore: «Per me è un motivo di orgoglio»

Palermo-Bari, gara disputata al Barbera lo scorso 23 dicembre, passerà alla storia. Al di là della potenza della punizione calciata da Lucca in occasione dell’1-1 finale, sarà ricordata sponda rosanero per il fatto che per la prima e unica volta i giocatori del Palermo hanno indossato la maglia celebrativa del 120esimo anniversario della fondazione del club. Una casacca bianca e blu ispirata ai colori del primo logo della storia della società realizzato nel 1920 quando per la prima volta la squadra adottò la denominazione Palermo Football Club mutuando i colori sociali del Racing FBC e che in questi giorni verrà esposta per sempre al Museo del Palermo realizzato all’interno dello stadio.

«Non nascondo che vedere i giocatori del Palermo con questa maglia è stato molto emozionante – ha ammesso lo storico Giovanni Tarantino, colui che l’ha disegnata – anche perché c’era molta attesa attorno ad una casacca per la quale già da un po’ avevo notato una certa curiosità da parte della piazza. Per me è il coronamento di un sogno avere dato un contributo alla squadra della città e mi fa molto piacere che sia stata apprezzata dalla società e anche dai fruitori (e lo dimostra, in questo caso, il boom di richieste e l’esaurimento scorte registrato in poche ore, ndr). E’ la dimostrazione che, a prescindere dall’importanza legata alla voglia di avere una squadra competitiva, i palermitani sanno apprezzare anche questo tipo di prodotti e di novità come, peraltro, conferma il successo che hanno avuto altre iniziative organizzate per il 120esimo anniversario della nascita del club».
La maglia celebrativa, che in occasione del match con il Bari ha attirato l’attenzione anche del tifo organizzato presente virtualmente con lo striscione Onorate l’ultima battaglia di quella che fu la prima maglia esposto in Curva Nord Superiore, è bianca e blu con dei richiami rosanero sul colletto, sui polsini e sui calzettoni bianchi con righe orizzontali: «E i colori rosanero non sono affatto casuali – spiega Tarantino – si tratta di un gioco cromatico scelto ad hoc per dimostrare che nel corso degli anni caratterizzati sul fronte Palermo anche da diverse scomparse e riapparizioni come avvenuto peraltro nel 2019, anno di nascita dell’attuale compagine societaria, il filo conduttore è la voglia da parte della città del binomio rosa-nero. Colori con i quali Palermo ha stabilito di celebrare il suo matrimonio».

La maglia bianca e blu, che presto avranno anche gli ex rosanero Carvalho de Oliveira Amauri e Fabrizio Miccoli grazie al gentile omaggio che ai suoi beniamini (affascinati dall’eleganza della divisa) farà il super-tifoso Antonio Perrone salito alla ribalta nel febbraio 2019 per avere regalato a Papa Francesco in Vaticano una maglia personalizzata rosanero con il numero 1 e il nome del Pontefice, è stata lanciata e pubblicizzata qualche giorno prima della gara con il Bari. Sul sito ufficiale il Palermo ha pubblicato un video impreziosito dalla presenza di alcuni giocatori scelti come modelli d’eccezione sulla terra battuta dello storico campo della Fincantieri. Tra questi anche il difensore Andrea Accardi, palermitano doc autore nei giorni scorsi di un gol nel sociale essendosi attivato assieme a Pelagotti e al neo-trentanovenne Santana (il capitano ha compiuto gli anni il 23 dicembre) per una raccolta e distribuzione di mascherine destinate ad alcuni quartieri popolari della città. Iniziativa promossa dal collettivo della Curva Nord Inferiore e che ha coinvolto anche atleti di altre realtà sportive del territorio.

La squadra, intanto, inizierà a cavallo di Capodanno la preparazione della gara esterna con la Cavese in programma sabato 9 gennaio alle ore 14,30 (e non più alle 20,45 come stabilito in un primo momento) allo stadio Simonetta Lamberti. Al di là di Corrado, assente dalla lista dei convocati per il match con il Bari pur essendo in via di guarigione in seguito all’infortunio muscolare rimediato a metà novembre, andranno valutate le condizioni dei difensori centrali Marconi e Lancini, usciti malconci dalla sfida con i pugliesi.

Antonio La Rosa

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