Dopo quelli del 24 aprile, nuovi atti vandalici nella piazzetta beato padre Pino Puglisi. «Due lampioncini devastati, quattro foto che ritraggono la visita di Papa Francesco a Casa Puglisi danneggiate, lo sportellino del palo delle telecamere divelto, forse lo hanno tolto per tagliare i cavi delle telecamere». Queste le parole di Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro. Il centro – fondato nel 1991 da don Pino Puglisi, prete ucciso dalla mafia nel 1993 – si trova a Palermo, nel quartiere Brancaccio. «A distanza di 19 giorni è stata colpita di nuovo la piazzetta beato padre Pino Puglisi – dice Artale – Noncuranti delle indagini in corso, incivili, vandali ritornano all’attacco della piazzetta».
Il presidente del Centro aggiunge che «questa volta, non so perché e non so come trasferirvelo, un senso di scoramento e di nausea mi ha assalito: quasi non avevo voce per raccontare ai poliziotti delle due pattuglie intervenute, dopo la mia chiamata, cosa era accaduto». Artale aggiunge inoltre che «nella fontanella che – grazie all’Amap (Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo, ndr) – il Centro di Accoglienza Padre Nostro ha fatto installare gente del posto lava le auto e i motocicli. Ultimamente lo scarico della stessa è stato ostruito da operai edili che stanno eseguendo dei lavori in un appartamento che si affaccia nella piazzetta».
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