Bisognerà pazientare ancora un po’ per il passaggio di proprietà del Palermo dalle mani dell’ex presidente Maurizio Zamparini a quelle del nuovo patron, Paul Baccaglini. L’ormai famigerato closing, termine che forse eravamo abituati a sentire soltanto quando si parlava del Milan e dei cinesi, slitta ancora di qualche giorno, facendo sì che anche quest’oggi non sia il giorno giusto per il cambio al vertice del club rosanero. La società di viale del Fante, tramite una nota apparsa sul sito ufficiale, annuncia le ultime tappe dell’operazione: «In questo fine settimana è avvenuta la visita di un dirigente di un istituto di credito londinese – si legge su palermocalcio.it –, incaricato dalla parte acquirente di fornire le garanzie per il closing».
Una visita che è servita per programmare i prossimi appuntamenti in vista, appunto, della chiusura dell’operazione: «Si è concordato lo scambio ulteriore degli ultimi documenti che permetteranno alla banca di fornire le dovute garanzie necessarie al passaggio azionario e al realizzo del progetto di gestione per l’anno calcistico 2017/2018». A questo punto, sempre tramite la stessa nota sul sito ufficiale, ecco la nuova scadenza perché il cambio di proprietà diventi effettivo: «Il tutto deve avvenire come convenuto entro la fine di questa corrente settimana, permettendo il passaggio di proprietà. Questo è l’impegno preciso – conclude la nota – che si è avuto dal Presidente Baccaglini e dal gruppo finanziario che sostiene l’operazione».
Intanto, a meno di ventiquattro ore dalla retrocessione matematica in serie B, il Palermo ha presentato un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport. Lo si apprende tramite un comunicato del CONI. In realtà, il reclamo dei rosanero risale a qualche giorno fa e si riferisce all’«illegittimità della pretesa della Lega Nazionale Professionisti di Serie B (L.N.P.B.) di far gravare sulla ricorrente un prelievo sulle risorse ad essa spettanti, come da nota prot. n. 614 del 6 aprile 2017 con cui la predetta Lega ha disposto, a carico del Palermo, l’addebito della somma di € 2.000.000,00 da valere a decurtazione delle somme che la Lega Nazionale Professionisti di Serie A (L.N.P.A.) distribuisce tra le squadre militanti nel massimo campionato e rinvenienti dalla commercializzazione dei diritti televisivi, invitando la stessa ricorrente ad effettuare il bonifico della somma in questione entro cinque giorni dal ricevimento della nota». In soldoni, due milioni di euro che verrebbero meno nelle casse del Palermo in pochi giorni e che la società non ha intenzione di lasciarsi strappare senza opporre resistenza.
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