Palermo, al via la Social card per i poveri

La Giunta comunale di Palermo ha approvato nel corso della seduta di ieri l’adesione formale al piano nazionale per la “Carta Acquisti”, la cosiddetta “Social card”.

Il Comune era stato coinvolto, già da giugno dello scorso anno, nella stesura del Progetto sperimentale, unitamente alle altre 11 più grandi città italiane. Nei lavori sono stati coinvolti direttamente l’assessore Agnese Ciulla, il Capo Area Daniela Rimedio e la Dirigente Alessandra Autore.

“Pubblicheremo il bando entro pochi giorni – afferma l’assessore Ciulla – non appena i tecnici della Sispi avranno definito, d’accordo con quelli del Ministero, alcuni aspetti legati all’informatizzazione di tutte le procedure, elemento essenziale per poter gestire velocemente le domande e per potere successivamente gestire i nuclei familiari che saranno inserite nella graduatoria finale.”

In ogni caso le graduatorie dovranno già essere definitive entro il 10 settembre. Il Decreto Ministeriale, che assegna a Palermo poco più di 6 milioni di euro, prevede che un terzo delle famiglie benefici sia del contributo economico tramite la Social card, sia di un progetto personalizzato di presa in carico, finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale.

Un terzo dei beneficiari avrà invece accesso soltanto al Progetto personalizzato di presa in carico, mentre un ultimo terzo delle famiglie incluse nella graduatoria non beneficerà in questa fase di alcuna forma di assistenza diretta pur entrando in un circuito di attenzione da parte dei Servizi Sociali.

La sperimentazione si rivolge a famiglie in condizioni economiche e lavorative di estremo disagio, in cui siano presenti dei minori. Al momento della richiesta del beneficio dovranno infatti essere soddisfatti i seguenti requisiti.

Condizioni economiche:

– ISEE non superiore a 3.000 euro;

– valore ai fini ICI della abitazione inferiore a euro 30.000;

– altri limiti di tipo patrimoniale e reddituale (es. patrimonio

mobiliare – conti correnti, etc. – inferiore ad 8.000 euro);

– altri limiti sul possesso di auto e motocicli (es. assenza di

autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la richiesta).

 

Condizioni lavorative:

– estremo disagio lavorativo della famiglia (es. disoccupazione di

tutti i membri adulti oppure, in caso di occupazione, redditi da

lavoro complessivamente inferiori a euro 4.000 nei sei mesi

precedenti).

A parità di condizioni, sarà data la priorità per l’accesso alla sperimentazione ai Nuclei Familiari in almeno una delle seguenti

condizioni:

– disagio abitativo;

– nucleo familiare costituito esclusivamente da genitore solo e figli minorenni;

– nucleo familiare con tre o più figli minorenni ovvero con due figli

e in attesa del terzo figlio;

– nucleo familiare con uno o più figli minorenni con disabilità.

Il beneficio sarà calcolato sulla base della numerosità del nucleo familiare e sarà notevolmente superiore a quello previsto dalla social card ordinaria, potendo arrivare a un importo mensile di circa 400 euro per le famiglie con 5 o più componenti.

La nuova social card affiancherà la ‘vecchia’ carta acquisti del 2008, che, nel frattempo, continuerà a essere distribuita.

La nuova social card è destinata alla lotta alla povertà minorile a partire dalle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro. Sarà uno strumento a disposizione dei Comuni che, inoltre, dovranno realizzare un progetto personalizzato di presa in carico per il nucleo familiare beneficiario.

Il progetto avrà natura multidimensionale e sarà finalizzato al superamento della condizione di povertà ed esclusione sociale mediante azioni volte, tra l’altro, a migliorare le possibilità di reimpiego per gli adulti, ma anche la performance scolastica dei bambini e dei ragazzi. La nuova social card si integra con gli interventi ed i servizi sociali erogati dai Comuni, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e la scuola.

Il progetto personalizzato, che sarà elaborato dai Servizi sociali comunali, richiede ai componenti ciascuno dei nucleo familiari beneficiari l’impegno a svolgere specifiche attività, nelle seguenti aree: frequenza di contatti con i competenti servizi del Comune responsabili del progetto; atti di ricerca attiva di lavoro; adesione a progetti di formazione o inclusione lavorativa; frequenza e impegno scolastico; comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.

Proprio perché il progetto non si limita ad una assistenza economica ma richiede un impegno attivo e diretto delle famiglie beneficiarie per il superamento della condizione di povertà, tutti i nuclei familiari saranno chiamati a sottoscrivere un vero e proprio contratto con la pubblica amministrazione; la mancata sottoscrizione o il mancato rispetto delle previsioni determineranno la perdita del diritto ai benefici.

“Da mesi – afferma Agnese Ciulla – la struttura dell’Assessorato si è preparata per gestire al meglio tutte le procedure legate alla formazione della graduatoria (ci aspettiamo infatti parecchie migliaia di domande) e, successivamente, gestire le famiglie che beneficeranno del progetto, che saranno tra 1.300 e 1.500.”

ll Sindaco, Leoluca Orlando, ha affermato che “l’avvio di questo progetto, in sintonia con altre grandi città italiane e alla cui stesura abbiamo direttamente partecipato, permette di coniugare un intervento di emergenza come quello meramente economico con un intervento di progetto, rappresentato dalla predisposizione di piani personalizzati per le famiglie. E’ un progetto che mira quindi al miglioramento delle condizioni e della qualità della vita per quelle specifiche famiglie, ma che ha e avrà ovviamente una ricaduta positiva su tutta la comunità.”

Il testo integrale del Decreto Ministeriale sulla Social Card è

disponibile all’indirizzo

http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/AE802BF4-4443-44DA-91E2-48589125B51C/0/20130110_DI.pdf

Redazione

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