Palermo, a Cesena altro test di maturità Tedino: «Per fare bene serve continuità»

Una normale utilitaria al cospetto di una Ferrari. È un’immagine che, nel contesto del campionato di serie B, rende l’idea del gap esistente tra Cesena e Palermo, squadre che si affronteranno domani sera (ore 20,30) nella ventesima giornata. La macchina di Formula Uno (e sfruttando l’affinità cromatica diventa automatico il collegamento con la Force India) è la compagine di Tedino, prima in classifica con 35 punti (tredici in più del Cesena), unica squadra ancora imbattuta in trasferta e reduce da due vittorie consecutive. Nettamente più debole il motore della vettura bianconera, strutturata per circuiti diversi rispetto a quelli che si addicono alla corazzata palermitana. Le premesse del derby personale di Rino Foschi (l’attuale direttore dell’area tecnica del Cesena è stato il ds più longevo dell’era Zamparini con il quale ha scritto a Palermo pagine indimenticabili come la storica promozione in A o la qualificazione in Coppa Uefa) sono quelle di una lotta impari nel senso che, seguendo la logica, l’auto più potente non dovrebbe avere alcuna difficoltà a bruciare in velocità la rivale e procedere senza patemi verso il traguardo.

Attenzione, però, alle insidie che presentano le curve e i rettilinei del Manuzzi, stadio con un terreno di gioco in erba sintetica. Una delle trappole a cui dovrà prestare attenzione il Palermo chiamato, contestualmente, a tenere conto anche dell’imprevedibilità della squadra guidata dall’esperto Castori, tecnico che anche di recente (costringendo al pareggio prima il Frosinone e poi il Parma sabato scorso) ha dimostrato di sapere trovare la strategia giusta per sovvertire determinati pronostici e dare del filo da torcere a compagini sulla carta superiori. Guai, dunque, a sottovalutare l’impegno di domani con i bianconeri. L’auspicio di Tedino, consapevole che la sua squadra ha steccato nel momento in cui ha pensato inconsciamente di essere diventata molto forte, è che al di là dei benefici in termini di classifica i successi di fila contro Bari (terza affermazione consecutiva lontano dal Barbera) e Ternana siano serviti a consolidare un certo tipo di mentalità. A capire, cioè, che solo rimanendo sempre sul pezzo e mantenendo la stessa umiltà contro tutti gli avversari il Palermo potrà legittimare le proprie ambizioni.

«Se domani non dovessimo affrontare la partita con la giusta attenzione – spiega il tecnico friulano – mi dispiacerebbe molto perché significherebbe perdere in un solo colpo le prerogative che finora hanno caratterizzato un gruppo intelligente come il nostro. Abbiamo intrapreso un percorso buono ma se non ci sarà continuità non andremo da nessuna parte. Quella di domani è una partita difficilissima – ha aggiunto – la gara più difficile, tra quelle che abbiamo fatto nell’ultimo periodo, dal punto di vista ambientale, climatico e della reattività dell’avversario. Il Cesena, squadra allenata da un tecnico che è certamente una garanzia per la categoria e in cui ci sono diversi giocatori che conosco, ha un carattere di un certo rilievo e gioca un calcio rapido, sempre alla ricerca della verticalizzazione. Dovremo disputare una gara sopra le righe per uscire dal Manuzzi con un risultato positivo». In caso di vittoria il Palermo sarebbe matematicamente campione d’inverno: «Vorrei che la squadra avesse la mia stessa cattiveria, quella voglia di dare il massimo domani e poi contro la Salernitana per fare qualcosa di strepitoso e ritrovarci in una posizione di classifica insperata alla luce di ciò che è avvenuto nella scorsa stagione».

Per la prima volta in questo campionato Tedino potrebbe schierare la stessa formazione per due volte di fila. Il tecnico, che farà alcune scelte in base soprattutto alla presenza del sintetico, ha ancora un paio di dubbi (Murawski potrebbe insidiare la candidatura di Gnahoré ed Embalo quella di Trajkovski) ma, intanto, questa mattina durante la rifinitura al Tenente Onorato ha provato l’undici iniziale proposto sabato nel match contro la Ternana. Con Coronado nel ruolo di mezzala sinistra e, in attacco, il tandem formato da Trajkovski e La Gumina (presente assieme ad Accardi e Fiordilino alla festa natalizia del settore giovanile). Nella lista dei convocati, di cui non fa parte Nestorovski che tornerà in gruppo nei prossimi giorni, figura anche Chochev, arruolabile dopo circa tre settimane di stop a causa dell’infortunio (lesione del corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro) rimediato il 25 novembre ad Avellino ma destinato domani alla panchina. In attesa della sfida con il Cesena, nel frattempo, i rosanero hanno già segnato un gol e lo hanno fatto nel campo della solidarietà. La squadra, che lunedì sera ha partecipato al Teatro Massimo ad un evento organizzato dal main sponsor Sicily by Car, ieri con una delegazione (composta da Nestorovski, Trajkovski, Cionek e Pomini) ha regalato sorrisi e momenti di serenità ai piccoli degenti del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Civico.

Antonio La Rosa

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