Palermo, a Bergamo altra prova verità De Zerbi: «Per me è come una finale»

Non c’è il tempo di rifiatare, i ritmi del campionato non concedono pause. Reduce dal pareggio ottenuto a Pescara con il Crotone, domani sera (ore 20,45) nel primo turno infrasettimanale della stagione il Palermo sarà impegnato a Bergamo contro l’Atalanta. Un campo che, come insegna la storia recente, nasconde diverse insidie per i rosanero. La conferma arriva dai numeri: l’ultimo blitz vincente risale al 16 maggio 2010. Nelle successive quattro gare disputate allo stadio «Atleti Azzurri d’Italia» il bilancio è di un pareggio e tre sconfitte. In terra lombarda andrà in scena il confronto tra la terzultima (l’Atalanta) e la penultima in classifica (la compagine rosanero è a quota due punti, uno in meno degli orobici). Il Palermo affronterà una squadra particolarmente temibile tra le mura amiche e intenzionata a cancellare la macchia della sconfitta per 3-0 rimediata domenica a Cagliari ma è consapevole del fatto che quello conquistato due giorni fa con il Crotone è un punto importante. Soprattutto sul piano del morale e della fiducia. Un punto di partenza del percorso che vuole intraprendere De Zerbi. Il tecnico ha bisogno ancora di un po’ di tempo per trasmettere ai giocatori il suo credo calcistico ma ha già lasciato un’impronta, visibile a Pescara attraverso un impianto tattico diverso rispetto al recente passato e un gioco propositivo.

La gara di domani, in questo contesto, sarà un altro esame verità. Un test che servirà a De Zerbi per effettuare determinate verifiche e capire se il gruppo sta seguendo la giusta direzione. «Dobbiamo prenderla come una finale – ha spiegato il tecnico durante la conferenza stampa della vigilia che si è tenuta in Lombardia presso l’hotel che ospita la squadra – è una sfida difficile perché arriva dopo tre giorni dall’ultima partita e perché dopo tre giorni ne avremo un’altra». L’obiettivo è quello di dare continuità agli aspetti positivi emersi domenica allo stadio «Adriatico»: «Abbiamo fatto bene anche nel primo tempo ma nella ripresa abbiamo giocato meglio la palla. Peccato perché abbiamo ottenuto un punto e potevano essere tre. Possiamo migliorare ancora».
Per l’attuale tecnico rosanero, inoltre, il match contro i nerazzurri avrà un sapore speciale: un grande sostenitore del Brescia, figlio di un capo tifoso delle «Rondinelle» e abituato in passato a seguire la squadra del cuore in curva sia in casa che in trasferta, non può che vivere la gara contro l’Atalanta come un vero e proprio derby personale. Dal punto di vista emotivo, anche per Gasperini (uno dei tanti ex di turno della sfida) la partita di domani sarà diversa dalle altre. I colori rosanero fanno parte del vissuto del tecnico nerazzurro che a Palermo ha indossato i panni sia del giocatore (tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta) sia dell’allenatore in due circostanze diverse nella stagione 2012/13 culminata con la retrocessione in B. Gasp non si lasciò bene con Zamparini e, inconsciamente, avrà un motivo in più per provare a dare un dispiacere al numero uno del club di viale del Fante.

Il patron rosanero, intanto, ha seguito la preparazione della squadra in vista del match contro gli orobici. Zamparini ieri si è recato a Coccaglio (in provincia di Brescia), sede degli allenamenti pre-Atalanta della comitiva rosanero subito dopo la trasferta a Pescara, e ha avuto modo di monitorare il lavoro dello staff di De Zerbi. Rispetto alla gara con il Crotone, Goldaniga in difesa prenderà il posto di Rajkovic, out per almeno una settimana in seguito alla frattura scomposta del setto nasale subita domenica nello scontro con Posavec in occasione della carambola che ha preceduto il gol di Trotta. Alla lista degli indisponibili si è aggiunto anche Bentivegna, alle prese con una lesione di primo grado al muscolo ileo-psoas.

Antonio La Rosa

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