Lo scirocco di Palermo soffia forte su Catania, annunciando una primavera infuocata, complici le elezioni regionali del prossimo ottobre. Sono tre, infatti, i componenti di Palazzo degli elefanti che puntano a cambiare il proprio indirizzo da piazza Duomo vista Liotro a piazza del Parlamento, nel capoluogo siciliano. Si tratta di Carmelo Coppolino, Alessandro Porto e Riccardo Pellegrino. Ma a loro non si esclude che, nel frattempo, si possano aggiungere altri amministratori cittadini. Insistenti, ad esempio, sono le voci secondo cui anche l’attuale assessore ai Servizi sociali, Angelo Villari, sarebbe interessato a una poltrona all’Ars. Le quali, però, non trovano conferme ufficiali. Mentre negano categoricamente la loro candidatura alle regionali altri due componenti della giunta di Enzo Bianco: Salvo Di Salvo e Luigi Bosco. Il primo, assessore al Decoro urbano e alle Manutenzioni, è categorico: «Non sono affatto candidato», dice a MeridioNews. Il secondo, ex presidente dell’ordine degli ingegneri etnei, spiega: «Voglio continuare a fare l’assessore ai Lavori pubblici».
Le elezioni all’Ars sono previste per il prossimo autunno, ovvero per la naturale scadenza del mandato dell’attuale governo di Rosario Crocetta e dei parlamentari siciliani. Ruolo, quest’ultimo, al quale aspirano molti politici etnei, tra i quali anche i tre catanesi eletti quattro anni fa al Consiglio comunale. Fra loro c’è chi si è stancato della stasi del senato cittadino e chi vede l’Assemblea regionale siciliana come la realizzazione di un sogno. «Me l’ha chiesto il partito e mi sono messo a disposizione. La politica è passione e lavorare per un organo che legifera ne sarebbe il coronamento», commenta Carmelo Coppolino. Il 35enne, di professione medico, è stato eletto in quota Grande Catania nelle amministrative del 2013, ottenendo 845 preferenze. Poi è passato a Sicilia Futura, il movimento ispirato a livello regionale dal parlamentare regionale Nicola D’Agostino e dal presidente nazionale di Federalberghi Nico Torrisi, diventando capogruppo in Consiglio. Ruolo a cui lo scorso anno ha rinunciato per ricoprire quello di portavoce provinciale del gruppo. «Ho sempre avuto molti progetti e tante ambizioni», conclude.
«Sì, sono candidato alle Regionali e lavoro a questo progetto da tempo», dichiara Alessandro Porto. Il politico è il capogruppo consiliare di Con Bianco per Catania ed è ritenuto uno dei componenti della maggioranza di ferro del primo cittadino etneo nonostante i trascorsi nel Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. Eletto con la lista Patto per Catania, Porto ha raccolto 1767 voti e, alle regionali, correrà in una lista di centrosinistra, forse afferente direttamente al Partito democratico. A essere sostenuto da Forza Italia nella sua scalata all’Ars sarà, invece, il consigliere Riccardo Pellegrino, eletto alle passate amministrative con 1145 voti tra le file de Il popolo delle libertà. Il suo è uno degli otto nomi finito nel faldone che la commissione regionale Antimafia ha portato al vaglio dell’istituzione gemella nazionale sulle presunte ombre di Cosa nostra nel senato cittadino etneo. Il politico sarebbe vicino alle posizioni del senatore azzurro Vincenzo Giibino.
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