Dal prossimo lunedì, a Palagonia, sarà vietato di svolgere cortei funebri a piedi dalla chiesa del paese al cimitero. È quanto disposto dal sindaco Salvo Astuti con un’ordinanza che «prevede la possibilità di svolgere il corteo a piedi solo dalla abitazione al luogo di culto – precisa il primo cittadino a MeridioNews – mentre dopo le funzioni, il trasporto della salma al cimitero può avvenire solo in auto secondo il senso di marcia». Fino ad oggi, difatti, nel centro calatino i defunti venivano accompagnati a piedi fino al cimitero subito dopo il rito funebre. Un’usanza via via scomparsa anche da altre città siciliane e che, secondo il sindaco, causava non pochi disagi al traffico dal momento che l’ingresso al camposanto si trova sulla principale strada all’ingresso in paese.
«Chiaramente i cortei funebri dalla chiesa verso il cimitero bloccavano il normale flusso veicolare – specifica -passando per il centro urbano, impegnando dunque il corpo di polizia municipale, dalle 15 alle 18 di quasi tutti i giorni». Le vie Vittorio Emanuele e Garibaldi erano quelle maggiormente interessate da blocchi della circolazione stradale dove talvolta, si legge nell’ordinanza, veniva messa a rischio anche l’incolumità dei pedoni. «Il corteo funebre per le vie cittadine, passando dalla piazza centrale, a piedi – continua Astuti – oggi, nel 2019, non è altro che una rappresentazione ipocrita mascherata da un falso attaccamento alle tradizioni. La maggior parte dei partecipanti va via dalla chiesa in auto e aspetta il corteo al cimitero, all’interno del corteo invece nella quasi totalità dei casi, vi è una prima fila di parenti ed amici, distrutti dal dolore e dalla stanchezza – racconta il sindaco – e dalla seconda fila, una schiera di accompagnatori, che si muovono generando un chiacchiericcio, che mi creda con il defunto non ha nulla a che fare. Qualcuno associa il corteo ad una forma di rispetto per il defunto, praticamente penso sia l’esatto opposto».
Astuti evidenzia che sono previste delle sanzioni per chi non rispetterà l’ordinanza e risponde a chi, in queste ore, sta criticando il provvedimento sui social accusandolo in qualche caso di aver abolito i funerali. «Prevedibili le iniziali opinioni discordanti. Prevedibile e ben accetta l’ironia ma essere al centro del fuoco social non mi provoca alcuna sensazione». Il sindaco non arretra: «Il rispetto è cosa seria e non lo si può intendere come una passeggiata forzata con chiacchierata annessa. Tutti lo sentiamo ma nessuno si è mai voluto prendere questa responsabilità, nessuno ha mai voluto portare il peso di una disposizione che senza dubbio avrebbe alzato, almeno inizialmente, polemiche».
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