Centomila metri cubi di tufo vulcanico che sarebbe stato estratto abusivamente dalla cava Cavoni-La Rosa, a Palagonia. Lo hanno trovato gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Catania nel corso di un controllo ispettivo all’interno dell’impianto di estrazione di contrada Cavoni, di proprietà della ditta individuale La Rosa, di Salvina Sipala. L’accertamento è scattato nell’ambito del monitoraggio delle imprese impegnate, in vario modo, nella realizzazione di opere pubbliche.
Assieme ai militari della Dia ha lavorato il personale del gruppo interforze – polizia, carabinieri, guardia di finanza, direzione territoriale del lavoro – con l’obiettivo di prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. Allo stato attuale l’ispezione nella cava è ancora in corso, ma il materiale ritenuto frutto di estrazione abusiva è stato sequestrato a opera del distretto minerario. Nei prossimi giorni sarà controllata la documentazione societaria, i contratti e le maestranze. Al fine, si legge nella nota diffusa dalla Dia, «di rilevare criticità legate a eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata».
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