Lascia alla sua città, Palagonia, una «villetta e cospicua parte dei suoi libri». Giuseppe Scaccianoce, ex sindaco morto il 10 aprile scorso, nel suo testamento vuole che «in questo luogo nasca una grande biblioteca comunale». Quella che vorrebbe divenisse «un’oasi di cultura, per attirare i ragazzi, distogliendoli dalla strada con i suoi pericoli pestiferi e corruttivi». A dare la notizia è il sindaco della città del Catanese Valerio Marletta, che a MeridioNews esprime «profonda riconoscenza per gli eredi della famiglia Scaccianoce». «Giusto il tempo di completare le attività burocratiche del caso e la villetta diverrà la nuova biblioteca di Palagonia», promette. All’interno dei suoi sei vani troveranno spazio anche alcune aule studio.
Avvocato di professione, Scaccianoce «da anni non stava più in città, ma è sempre rimasto vicino alla gente comune e non ha mai rinunciato alla cittadinanza», dice il presidente del Consiglio comunale Salvo Grasso. «Appartiene al mondo della vecchia politica ed è poco conosciuto dalle nuove generazioni – continua – sebbene abbia sempre creduto molto nei giovani e nella cultura». Come l’ex sindaco ha scritto nel suo testamento, in cui si legge: «Sono convinto che solo l’elevazione culturale del popolo può consentire la scalata verso un livello di civiltà più qualificato». Queste le ragioni che lo hanno portato a destinare alla collettività una villetta – detta Sirba, che si trova al civico 4 di Piazza Dante – insieme a tutta l’area a verde che la circonda. La nuova biblioteca comunale, promette Grasso, «certamente gli sarà intitolata e ricorderemo ogni anno la sua memoria».
«Sarà un presidio di cultura e legalità in pieno quartiere popolare – commenta il sindaco Marletta – In un momento in cui parte della città sta davvero cercando di riscattarsi». Primo cittadino da maggio 2012 con la lista Palagonia bene comune, la sua elezione segue quella che viene definita la dinastia dei Fagone. Per ultimo, a sedere sulla poltrona di sindaco, è stato Fausto Fagone, condannato in primo grado a 12 anni per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo ordinario Iblis.
Scaccianoce scrisse il suo primo testamento dieci anni fa. «Si lamentava – dice Marletta – di come Palagonia fosse divenuta rozza e volgare». Fu sindaco nella seconda metà degli anni ’80, per volere del Consiglio comunale allora marcato Psi. «Era un professionista prestato alla politica – spiega l’attuale primo cittadino – che dopo avere provato a cambiare le cose insieme all’amministrazione, ha capito che era più facile provarci da solo». Il ricordo è quello di «un benefattore silenzioso, che come avvocato difendeva spesso chi non aveva le possibilità economiche per pagarne uno». Nella sua breve esperienza politica «cercò di dare una spinta moralizzatrice che oggi – conclude Marletta – è quantomai utile e attuale».
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