«Il commissario Dario Cartabellotta non doveva assolutamente accettare la consegna del Bio cluster incompleto il giorno prima dell’inaugurazione all’Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non l’ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo sconti a nessuno». Dichiarazione netta del governatore dell’Isola, Rosario Crocetta, sulla vicenda dei problemi strutturali riscontrati al padiglione dell’esposizione milanese proprio nel giorno in cui è stato tagliato il nastro della manifestazione. «Sulla responsabilità dei ritardi è stato già creato un comitato ispettivo che valuterà attentamente gli atti. Il cluster non è gestito direttamente dal dipartimento Agricoltura, ma la gestione fa capo a Cartabellotta, che è stato nominato in quel ruolo dall’ex assessore all’Agricoltura Ezechia Reale». E intanto è proprio Cartabellotta ad aver inviato una lettera all’organizzazione di Expo per annunciare la decisione di «sospendere ogni attività dell’area comune sino a quando non saranno i risolti i problemi segnalati e i necessari atti a garantire la sicurezza degli operatori e visitatori».
La creazione della commissione era stata annunciata ieri, quando i consiglieri all’Assemblea regionale Totò Cordaro (Pid-Cantiere popolare) e Marco Falcone (Forza Italia) hanno annunciato un’interrogazione per quanto avvenuto a Milano nel giorno dell’apertura dell’Expo. Il cluster del Bio mediterraneo ha come ente capofila la Regione la Sicilia, e raccoglie al suo interno undici nazioni. Un impegno da tre milioni di euro, ancora da saldare. L’Isola è stata la prima regione a diventare partner ufficiale della manifestazione, un’intesa firmata proprio dall’ex assessore Dario Cartabellotta, sostituito nel governo da Nino Caleca, ma rimasto a capo della delegazione per l’evento. «La gestione del cluster Bio mediterraneo si è immediatamente rilevata carente sotto tutti i profili», ha affermato Caleca. Il quale precisa anche che la commissione non è stata mai richiesta da Cartabellotta, come aveva dichiarato il capo delegazione in un primo momento.
Sulla vicenda milanese si è espresso anche il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (Nuovo centrodestra), che non ha lesinato critiche . «Come al solito Crocetta nomina una commissione d’inchiesta per tentare di nascondere il fallimento della gestione del cluster Biomediterraneo», ha dichiarato. Castiglione difende l’ex assessore, che «ha cercato di ovviare alla inconsistenza del governo regionale diventando il parafulmine di tutti coloro che chiedevano di capire quale era la strategia della Regione a Expo. Oggi se ne vuole fare un capro espiatorio». L’immagine dei problemi della struttura, con le infiltrazioni di acqua dal tetto, secondo il sottosegretario rappresentano l’immagine dell’amministrazione Crocetta: «Piove su un governo della Regione incapace. Nessun alibi e nessun capro espiatorio. Il fallimento della Sicilia a Expo è del governo Crocetta, senza idee e senza strategia».
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