Pace del Mela, Angela Bianchetti si candida a sindaco Attivista in battaglie ambientaliste, corre con lista civica

A rompere gli indugi per le prossime Amministrative a Pace del Mela è Angela Bianchetti. La consigliera comunale del centro tirrenico, nota per le sue battaglie ambientaliste contro raffinerie ed inceneritori, più volte oggetto di intimidazioni e lettere di minacce per le sue iniziative, ha deciso di candidarsi a sindaco. 

È quindi donna il primo candidato alla poltrona di primo cittadino a Pace del Mela, attualmente occupata da Giuseppe Sciotto che non potrà però ricandidarsi perché è già al secondo mandato consecutivo. Bianchetti scenderà in campo con una lista civica, come «atto di amore verso il mio paese e di sevizio ai cittadini». Una decisione che arriva «dopo un’attenta riflessione, sostenuta da comuni cittadini convinti della necessità di dare un’alternativa vera al paese e di intraprendere un concreto cambiamento rispetto al passato. Pace del Mela – sottolinea – merita una politica diversa basata sulle esigenze dei paesi. Siamo pronti ad affrontare una sfida entusiasmante fuori dei soliti schemi propagandistici elettorali, estranei a dinamiche e giochi politici volti a mantenere un’immobilità utile solo a chi non vuole gli interessi di Pace del Mela». Promette che a sostenerla saranno solo persone che hanno a cuore realmente il «nostro paese e non hanno interessi personali a ricoprire incarichi istituzionali». 

Bianchetti, consigliera di minoranza in consiglio comunale, è stata protagonista di proteste clamorose. Come presidente del comitato Cittadini pacesi per la vita, nel gennaio 2013 si arrampicò sul traliccio dell’alta tensione a Passo Vela, conosciuto come il quartiere delle donne con le parrucche, nei pressi del cimitero comunale di Pace del Mela. Una protesta contro la realizzazione dell’elettrodotto ad alta tensione Terna Sorgente-Rizziconi. Adesso ha scelto di scendere in campo in prima persona per la carica di sindaco, perché «in questi anni di serrata posizione ho potuto toccare le gravi difficoltà che affliggono la comunità, l’assenza di interventi risolutivi ma solo proclami e azioni di facciate. Già nelle scorse settimane è stato intrapreso un percorso per un progetto innovativo lontano anni luce con il passato, con l’appoggio sincero della gente comune, dalla casalinga l’operaio, dall’artigiano al libero professionista».

Simona Arena

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