Continua il progetto che si pone come obiettivi quelli di costruire un legame tra ambiente e cultura, e di rimboschire Catania. Ma anche ricordare il valore di donne e uomini che si sono battuti per un mondo in cui regnassero pace, libertà, fratellanza e uguaglianza. Dopo piazza Dante e piazza Majorana, ci sarà un giardino delle giuste e dei giusti anche in piazza Cavour – in zona Borgo – grazie all’intervento di Federazione nazionale degli insegnanti (Fnism), Toponomastica femminile, Legambiente, Mobilità sostenibile Catania e gli scout. Un gruppo, quest’ultimo, che pianterà alberi donati dal corpo forestale.
«Abbiamo visto che in molte zone della città che il verde non è proprio come dovrebbe essere – commenta Renato De Pietro, presidente di Legambiente Catania -, e come associazione vogliamo dare una mano affinché queste aree diventino più vivibili e più verdi». Per il terzo e ultimo intervento della stagione, a causa di questioni climatiche e del caldo in arrivo – è stata scelta piazza Cavour. Si tratta dell’area già stata rimessa a nuovo dai vecchietti che lì trascorrono le loro giornate tra un caffè e una partita a carte e che, qualche mese fa, si sono armati di zappe e piante «resistenti all’inciviltà» per restituire dignità a una delle piazze più belle della città.
«L’abbiamo scelta dopo avere fatto un giro e avere valutato quali zone necessitavano del nostro intervento – continua De Pietro – La necessità c’è in quasi tutti i quartieri della città, a partire da Librino, ma non se ne riparlerà prima di ottobre». La missione, sottolinea il presidente di Legambiente, non si limita solo all’azione di oggi ma punta a «coinvolgere persone del luogo, associazioni, parrocchie, scout, studenti che se ne prendano cura in futuro, incentivando la responsabilità del singolo cittadino».
Come sta succedendo con le piazze che sono state protagoniste degli appuntamenti precedenti, dove «le cose stanno andando abbastanza bene e non ci sono stati, per fortuna, atti vandalici o altro». E questa è una soddisfazione anche per Davide Ruffino, uno dei quattro fondatori del gruppo Mobilità sostenibile Catania, che sottolinea come «i residenti continuano a occuparsi del giardino di piazza Dante». «Mi auguro che lo stesso lavoro venga fatto anche in piazza Cavour, con il coinvolgimento di chi si occupa di questo spazio». È proprio l’incontro tra attivisti e residenti l’ingrediente segreto per la riuscita del progetto e «dovrebbe capirlo anche l’amministrazione comunale», continua Ruffino.
Prima di programmare futuri interventi destinati al verde cittadino, però, il gruppo di Ruffino aspetta dall’ente una risposta per altre richieste e petizioni avanzate che non hanno ancora avuto un riscontro. «La pedonalizzazione di via Dusmet, piazza San Francesco d’Assisi e Porta Uzeda liberata sono solo alcuni esempi», dice. Un passo per volta, dunque, prima di «andare avanti e progettare nuovi interventi», conclude.
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