La nuova rimodulazione delle emergenze ospedaliere operata dalla Regione siciliana ha di fatto confermato la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Giarre. E questo pomeriggio i sindaci dell’area ionica, rappresentanti del distretto Socio-sanitario, si sono riuniti a Giarre per ribadire come «tutte le richieste formulate in passato non sono state prese in considerazione», scrivono in una nota comune. Nel documento i rappresentanti Istituzionali hanno ribadito che «non intendono più chiedere audizioni o incontri vari sul tema», fermo restando «la disponibilità ad ascoltare proposte o eventuali altre richieste proveniente dagli attori Istituzionali che hanno un ruolo nella rimodulazione della rete ospedaliera».
Secondo i sindaci il territorio ionico Etneo è «stato bistrattato e risulta l’unico, in ambito Regionale, ad essere stato penalizzato perche non ha avuto alcun beneficio dalla nuova rimodulazione della rete ospedaliera giacchè non è stata accolta nessuna istanza relativa alla riapertura del Pronto Soccorso e dell’ospedale di base». Una situazione che «calpesta il diritto alla Salute di un territorio, quale quello Jonico Etneo, che comprende oltre 90mila abitanti».
Inoltre è stato messo in evidenza «lo spreco di risorse pubbliche che si andrà a perpetrare in quanto è stato previsto un Dea di I livello, l’Ospedale di Acireale che può raggiungere tale obiettivo perché assorbe anche il bacino di utenza dell’Ospedale di Giarre, distante meno di 7 chilometri da un Dea di II livello ovvero l’ospedale Cannizzaro di Catania».
All’incontro, oltre al Sindaco D’Anna, erano presenti i primi cittadini di Mascali Luigi Messina, Fiumefreddo di Sicilia Marco Alosi, Sant’Alfio Giuseppe Maria Nicotra, Riposto Enzo Caragliano, Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, gli Assessori dei Comuni di Milo Francesca Strano e Mascali Paolo Virzì, I Presidenti dei Consigli Comunali di Castiglione di Sicilia Stefano Papa, S. Alfio Renato Ferdinando Finocchiaro e il consigliere comunale di Giarre Armando Castorina, delegato dal Sindaco per le problematiche ospedaliere.
I sindaci, che produrranno una denuncia circostanziata sul tema, in conclusione hanno aperto alla possibilità di far rilevare, nelle dovute sedi, «l’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi relativi al Badget utenti e prestazioni e la tutela, in tutte le sedi opportune, di quei cittadini residenti nell’ambito del Distretto Sanitario oggetto di casi di malasanità, in aggiunta ad altre azioni eclatanti, senza alcun preavviso, che possano mettere in evidenza lo stato di malessere della Sanità nella nostra zona».
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