Si è dimesso il presidente dell’ordine dei medici di Catania Massimo Buscema. A renderlo pubblico è una nota a firma dei consiglieri che si hanno fatto un passo indietro durante lo scorso mese di luglio in segno di rottura: Emanuele Cosentino, Lucio Di Mauro, Rosalia Lo Gerfo, Alfio Pennisi e Antonino Rizzo che lo hanno appreso «da fonti autorevoli» romane.
Soddisfatti «per questa scelta seppur tardiva», i cinque consiglieri dimissionari fanno sapere che insisteranno «nelle azioni legali per giungere a un commissariamento», il cui iter proprio ieri era stato avviato dalla ministra della Salute, la catanese Giulia Grillo. «Si ritiene, attesa la gravità delle accuse che ledono l’immagine e il decoro della professione medica, che il dottor Massimo Buscema non possa continuare a garantire l’affidabilità e la correttezza istituzionale richieste nello svolgimento del delicato incarico di presidente di un Ordine professionale».
Buscema, accusato di abuso d’ufficio, diffamazione, rifiuto e omissione di atti d’ufficio, si è dimesso da presidente ma non da consigliere. Il passo indietro potrebbe adesso far venire meno le motivazioni addotte dal ministero per il commissariamento dell’ordine. Intanto i consiglieri dimissionari si sono resi disponibili alla candidatura per le elezioni suppletive – che si terranno il 21, 22 e 23 settembre per riempire le undici posizioni rimaste vuote – in una nuova lista Salviamo l’Ordine per «restituire all’Ordine le sue essenziali e naturali funzioni». Al momento, peraltro, non è escluso che, qualora si ripresentasse a queste elezioni, una nuova maggioranza in consiglio potrebbe rimettere Buscema al suo vecchio posto rieleggendolo presidente.
All’inizio di gennaio 2019 il capo dei medici catanesi andrà a processo perché, secondo l’accusa, ha offeso un paziente affetto da diabete mellito che si era presentato all’ospedale Cannizzaro dopo avere prenotato regolarmente una visita. Per i magistrati, alla richiesta di informazioni sui tempi del controllo da parte dell’utente, Buscema avrebbe risposto prima con delle offese e poi ordinando che nessun medico del reparto visitasse il paziente. A giugno, inoltre, è rimasto coinvolto in una rissa in largo Sarajevo per una mancata precedenza in macchina, e lo stesso mese la procura di Catania ha notificato al Consiglio direttivo dell’ordine una richiesta di rinvio a giudizio per calunnia.
Lo scorso 1 agosto cinque dei consiglieri dimissionari hanno proposto il commissariamento al ministero. Il quale avrebbe accolto la loro istanza, disponendo il commissariamento di un organismo ormai composto da soli sei consiglieri su 17. «Ripristinato il plenum del Consiglio – aveva detto Massimo Buscema a MeridioNews – mi dimetterò subito». Adesso, però, le decisioni spetteranno direttamente a Roma.
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