Il quadro già delineatosi ieri non ha subito scossoni e sembra anzi ormai essersi consolidato con lo spoglio delle preferenze. La seconda giornata di scrutinio pare aver ormai sancito il trionfo della lista Ordiniamoci alle elezioni per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei Medici di Catania. Il segreto dell’urna avrebbe poi giocato un inaspettato scherzo ai principali avversari della coalizione di professionisti che guarda al centrodestra. La lista Giannone presidente, malgrado i circa 800 voti, dovrebbe eleggere un solo proprio rappresentante, lasciando il resto del consiglio direttivo dell’Ordine a una maggioranza bulgara di Ordiniamoci, lista che ha superato i 1100 voti.
L’oncologo Giorgio Giannone centra un lusinghiero risultato personale – oltre 500 preferenze – ma molti dei suoi voti non sarebbero stati segnati dagli elettori anche alla sua lista che, così, non accederebbe al riparto di altri seggi tranne che per il solo leader. Questa l’analisi del voto che va per la maggiore all’Hotel Nettuno di Catania, sede di operazioni elettorali assai lente, diventate un tour de force per la commissione elettorale.
Guidano, invece, il fronte vincente Francesca Catalano, senologa dell’ospedale Cannizzaro nonché moglie del rettore dell’università di Catania Francesco Basile, e il chirurgo oncologo Diego Piazza. I loro nomi figurano tra i favoriti per la futura presidenza dell’Ordine, da individuare attraverso il voto del nuovo consiglio direttivo. Sull’organo graverà la pesante eredità delle polemiche che hanno segnato la presidenza di Massimo Buscema e del commissariamento disposto dal ministro della Salute Giulia Grillo.
La certezza di una poltrona pare solo una formalità per candidati come, fra gli altri, Alfio Saggio, Pino Liberti – consulente dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – Salvatore Iannuzzi, Salvatore Curatolo, Mario Barbanti. Nessun seggio per la lista giunta terza, Andiamo avanti, guidata dall’otorinolaringoiatra Gianluca Albanese.
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