Ci sono 30 lavoratori ex Pip e 16 amministrativi tra i 37 – l’altro è il figlio di un dipendente – indagati nell’inchiesta sull’assenteismo alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Per tutti il tribunale ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’ipotesi di reato è di truffa aggravata in concorso.
Quella scoperta dal personale della Digos di Palermo è l’ennesima storia di furberie all’interno della pubblica amministrazione. Sono tanti i casi di allontanamento dal posto di lavoro monitorati – tra gennaio e marzo dello scorso anno – dagli agenti attraverso pedinamenti e riprese video.
Coinvolti anche professori e addetti all’orchestra, e pure tecnici di palcoscenio. I dipendenti pubblici sono stati seguiti mentre lasciavano il luogo di lavoro per svolgere faccende personali, come fare lavare l’automobile o andare dal barbiere. Il tutto subito dopo avere passato il badge, così da simulare la propria presenza in Fondazione.
Alcuni lavoratori ex Pip, impiegati alla portineria, sono stati invece trovati a fumare marijuana. A uno di loro, nel corso delle indagini, è stata trovata una quantità significativa di stupefacente a casa. In alcuni casi i dipendenti avrebbero sottoscritto false dichiarazioni in cui dichiaravano di avere dimenticato il proprio badge e dunque di non potere certificare il proprio ingresso.
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