«Città che offrono numerosi luoghi per una minoranza felice e però negano la casa a migliaia di nostri vicini, compresi i bambini». Queste le parole di Papa Francesco ai partecipanti dell’incontro mondiale dei movimenti popolari, ricevuti nell’aula vecchia del Sinodo in Vaticano qualche settimana fa. Parole che non hanno fatto effetto al cardinale Romeo,vescovo di Palermo. Le 38 famiglie che a marzo 2014 hanno occupato l’Opera Pia di via Castellana, a giorni potrebbero essere sfrattati. Il cardinale all’inizio ha tollerato la situazione, ma adesso vuole lo sgombero che è già stato notificato dai carabinieri alle famiglie quasi una settimana fa. La Curia infatti ha un altro progetto per l’Opera Pia: creare un centro d’accoglienza per migranti.
Gli adempimenti richiesti non sono insormontabili. Costituire una cooperativa o un’associazione per variare l’oggetto sociale, approntare uno staff di mediatori culturali e psicologi, garantire vitto, alloggio e raccordo con le istituzioni. Firmata la convenzione con la Prefettura, si ricevono 30 euro più iva al giorno per ogni persona accolta. Ad oggi né le Prefetture né il ministero degli Interni vuole far conoscere il giro di affari dei Sprar in Sicilia (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati riconosciuto della Unione Europea).
Le famiglie però non si arrendono e hanno incontrato lo scorso venerdì il cardinale Romeo. Il quale ha prontamente rimbalzato il problema al sindaco Leoluca Orlando. Da due giorni è partito il sit-in sotto Palazzo delle Aquile in attesa che arrivasse la notizia della sospensione dello sgombero. Nella tarda mattinata di ieri le famiglie sono state avvicinate dal segretario del sindaco, riferendo che il Comune è disponibile ad accordarsi con l’Opera Pia ma, non avendo riscontri dalla Prefettura, la richiesta di sospensione resta nelle mani del cardinale Romeo.
Per questo motivo le famiglie hanno deciso di spostare il loro presidio nell’atrio della Cattedrale. questa notte le famiglie dormiranno per strada. «Noi non andremo via da qui se il cardinale non blocca lo sgombero», urlano. «Se il cardinale Romeo ha un minimo di dignità deve bloccare lo sgombero», afferma Toni Pellicane, leader del movimento dei senza casa 12 luglio. «Noi abbiamo proposto al Comune di assegnare la seconda edizione dei contributi alloggiativi alle famiglie dell’Opera Pia. Il sindaco – continua – pare che abbia accolto la nostra iniziativa, ma la curia continua a non dare certezze. In tutta questa situazione abbiamo dovuto sensibilizzare le famiglie spiegando loro che l’Opera Pia preferisce i migranti soltanto per fare cassa sulle loro condizioni di emergenza».
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