Onda libera, voci oltre il ponte

“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”

Inizia così, citando l’articolo 19 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, “Onda libera”, la trasmissione presentata giovedì 18 allo Zo e organizzata dall’Associazione Culturale “Librincircolo” con il patrocinio morale della Fondazione Fava. La speaker Anna Pavone ci “…conduce per mano in territori di cui si preferisce tacere, per non sentire quelle voci oltre il ponte, voci che avrebbero potuto vivere se fossero state zitte

 

Dal microfono di una radio, attraverso le voci di personaggi che hanno lottato per affermare il principio della libertà di espressione, si ripercorre, per tappe, il secolo trascorso. Si intrecciano audio radiofonici originali, lettura di brani dal vivo, da parte di Gianluca Calvino e Alessandra Troiano, e sessioni musicali suonate dalla chitarra di Paolo Sorge e dagli strumenti a fiato di Stefano Zorzanello.

 

Il punto di partenza di questo percorso, fatto di parole, voci e suoni, è il ventennio fascista, ricordato attraverso la lettura del discorso alla Camera di Giacomo Matteotti e all’ascolto del comunicato di Radio Milano Liberata. Gli inserti audio originali continuano, e nella tappa successiva raccontano la fine della Primavera di Praga. Si sentono gli spari cupi dei carri armati e i colpi di artiglieria rivolti a Radio Praga. Poi, senza neanche accorgersene si ci ritrova in Cile, e si ascoltano le ultime parole di Salvador Allende assediato nella Moneda durante il Golpe cileno. In Cile nel ’73 c’erano circa mille radio, in Italia solo quattro. Ma i successivi anni furono decisivi per la nascita delle radio libere, le voci di molti giovani si sparsero da nord a sud. E sono proprio le voci di questi giovani ad essere protagoniste nelle tappe successive di questo viaggio. Voci irriverenti e coraggiose, sono, ad esempio, le voci dei ragazzi di radio Alice che ci fanno rivivere i momenti concitati in cui la polizia irrompe negli studi della radio. Poi la voce di Anna Pavone ci guida in Sicilia per ascoltare le forti parole di Peppino Impastato che parla dalla sua radio Aut.

 

La musica in tutte queste tappe è sempre presente, e racconta tanto quanto raccontano le parole. I pezzi sono eseguiti live, e spesso completamente riarrangiati dai due musicisti. Si va dai canti della resistenza ai “cento passi” dei Modena City Ramblers, passando per “lavorare con lentezza”-canzone che apriva le trasmissioni di radio Alice – di Enzo del Re. Non si può non citare alcuni dei testi letti per completare il quadro dipinto dalla trasmissione. Gianluca Calvino e Alessandra Troiano si sono alternati nella lettura di brani emblematici come “Lo spirito del sud” un editoriale di Pippo Fava, o “Il generale e il giudice” di Luis Sepúlveda.

 

Onda libera si conclude, sulle note di “La libertà” di Giorgio Gaber, con un notiziario flash, che raccoglie una serie di restrizioni della libertà operate in varie parti del mondo negli ultimi anni.

Il senso della trasmissione è ben sintetizzato da una strofa della canzone di chiusura di Gaber: “…la libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione. La libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione…”

Lunedì 22 potrete ascoltare la registrazione della serata sul sito di Radio Zammù. Le tre repliche andranno in onda alle ore 10, 16 e 21:30 a questo indirizzo www.radiozammu.it

Roberto Sammito

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