«Con la scomparsa di Emanuele Nastasi non c’entro nulla». Si è limitato a dire questo Raffaele Forestieri, il 41enne arrestato ieri con l’accusa di avere ucciso, a inizio 2015, il 34enne tossicodipendente di Pachino, il cui corpo non è mai stato trovato. Forestieri, conosciuto con il soprannome di Rabbiele, non ha più risposto alle domande del pm e del gip.
L’interrogatorio di garanzia si è svolto in modalità telematica. Forestieri, che è difeso dagli avvocati Luigi e Paolo Caruso Verso, era nel carcere di Noto, dove è stato trasferito subito dopo l’arresto. Secondo gli inquirenti, il 41enne insieme a Paolo Forestieri – assassinato per altri fatti cinque anni fa – avrebbe ucciso Nastasi, dopo che quest’ultimo si era lamentato della scarsa qualità dell’eroina comprata dai Forestieri.
«Si è avvalso della facoltà di non rispondere, rilasciando una dichiarazione spontanea di assoluta estraneità al presunto omicidio contestato», si legge in una nota dei legali, che hanno preannunciato ricorso al Riesame.
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