Resta in carcere Adriano Vetro, il bidello 47enne che ha confessato di avere ammazzato il cardiologo Gaetano Alaimo con un colpo di pistola alle spalle sparato all’interno del suo poliambulatorio di Favara (in provincia di Agrigento), il pomeriggio del 19 novembre. Questa è la decisione dei giudici del tribunale del Riesame di Palermo che hanno rigettato l’istanza di concessione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che era stata richiesta dall’avvocato difensore Santo Lucia.
Il legale aveva motivato l’istanza per la scarcerazione sostenendo che «alla luce della confessione e dell’atteggiamento di piena collaborazione, le esigenze cautelari possono essere salvaguardate con l’applicazione dei domiciliari con il braccialetto elettronico». I giudici del Riesame hanno invece confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dalla giudice per le indagini preliminari di Agrigento Micaela Raimondo, su richiesta del procuratore reggente Salvatore Vella e della sostituta Elenia Manno.
Vetro ha sparato e ucciso il medico nella sala d’attesa del centro medico, davanti alle segretarie e ad altri pazienti in attesa. Trovato dopo il delitto all’interno della sua abitazione nella periferia della cittadina dell’Agrigentino, il collaboratore scolastico ha confessato di avere ucciso lo specialista perché gli avrebbe negato dei documenti necessari per il rinnovo della patente.
Un uomo è stato ferito con diversi colpi di pistola alle gambe a una mano…
«Forte vento su Catania. Possono verificarsi ritardi e disagi sui voli in arrivo e in…
La polizia in piazza Europa, a Catania, ha sanzionato un 34enne, pregiudicato, che faceva il…
Un evento in una struttura del Settecento, ma mancavano le autorizzazioni. A Randazzo, in provincia…
Qualcuno è entrato nel negozio Master Nuoto di viale del Fante, a Palermo, portando via il…
Ha percorso a piedi e in pigiama un lungo tratto della metropolitana di Catania. Una…