Resta in carcere Adriano Vetro, il collaboratore scolastico di 47 anni che ha confessato di avere ucciso a colpi di arma da fuoco il cardiologo Gaetano Alaimo. L’omicidio è avvenuto martedì pomeriggio all’interno dell’ambulatorio medico di Favara del professionista davanti ad alcuni pazienti in attesa di essere visitati e alle segretarie. Rintracciato all’interno della sua abitazione nella periferia della cittadina in provincia di Agrigento, il 47enne aveva dichiarato di avere ammazzato Alaimo perché gli avrebbe negato dei documenti necessari per il rinnovo della patente.
La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo, ha convalidato l’arresto di Vetro e ha disposto la custodia cautelare in carcere. La difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Santo Lucia, aveva invece chiesto una misura cautelare meno afflittiva come, per esempio, gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Adesso, il legale ha già annunciato che lunedì formalizzerà istanza al Riesame.
Durante l’interrogatorio di ieri, Vetro ha ribadito la confessione già fatta al pubblico ministero e ai carabinieri subito dopo che era stato rintracciato e portato in caserma, lo stesso pomeriggio del delitto. Intanto per domani è già stata fissata l’ispezione cadaverica e l’autopsia sul corpo del cardiologo.
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