Svolta nell’indagini sull’omicidio di questa mattina a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Su disposizione della procura, Raimondo Burgio – cognato di Ignazio Scopelliti, il 45enne ucciso con due colpi di pistola in via Palladio – è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Burgio avrebbe agito in seguito ai cattivi rapporti con Scopelliti. La vittima, già accusata più volte di maltrattamenti nei confronti della moglie, non avrebbe accettato la separazione dalla coniuge.
In un primo tempo a essere stato fermato era stato anche il suocero di Scopelli. Insieme al figlio era sospettato di essere l’autore dell’omicidio. I due sono stati portati in caserma dei carabinieri e sottoposti a interrogatorio, alla fine del quale Raimondo Burgio è stato dichairato in stato di arresto. A incastrare l’uomo sarebbero anche le immagini di videosorveglianza installate nei pressi del luogo del delitto.
Anche l’arma del delitto è stata ritrovata, una semiautomatica calibro 9 detenuta legalmente da Burgio. Martedì davanti al Gip del tribunale di Agrigento si terrà l’udienza di convalida.
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…
Una chiamata ricevuta dalla polizia poco prima del pranzo di Natale. Dall'altro lato del telefono,…
Un uomo di 48 anni (G. M. sono le sue iniziali), si è suicidato in…
Un'auto carica di droga, al punto che non sarebbe stato possibile nemmeno abbassare i finestrini.…
Produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Sono questi i reati contestati a cinque…