«C’è chi rischia la propria salute e quella dei propri cari per un piatto di cozze». La squadra amministrativa della divisione di polizia amministrativa e sociale di Catania ha chiuso per sette giorni una gastronomia di pesce e frutti di mare nella zona del lungomare di Ognina.
Nonostante i divieti previsti dalle misure restrittive, l’attività commerciale era rimasta aperta. Davanti alla gastronomia, inoltre, i poliziotti hanno trovato un gruppo di persone in attesa di ricevere il cibo, senza però che venisse adottata alcuna precauzione per evitare il possibile contagio.
La
condotta dell’esercente che ha mantenuto aperto il negozio, infatti, sostanzia una fattispecie
criminale perché l’imposizione di non aprire al
pubblico è resa obbligatoria dalla necessità di combattere la pandemia e di evitare che altre persone si ammalino e che possano correre il rischio di morire.
Il provvedimento di chiusura adottato dal questore serve garantire la sicurezza e
l’incolumità dei cittadini «persino di coloro che si sono incautamente (e illegalmente)
presentati all’acquisto».
La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…
Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…
Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…
Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…
Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…