Acque sporche che finivano in mare e occupazione abusiva del suolo pubblico. Sono due elementi comuni ad altrettanti chioschi nei pressi del porticciolo di Ognina, che hanno ricevuto la visita degli agenti del commissariato Borgo-Ognina della polizia, insieme ai colleghi del reparto provinciale. I controlli hanno riguardato gli scarichi dei reflui delle attività commerciali.
Nel primo chiosco, a ridosso del noto porticciolo a una distanza di circa tre metri dal mare, gli agenti hanno notato un rivolo d’acqua sporca e puzzolente che si riversava direttamente sulla battigia. L’attività commerciale non aveva la vasca per la raccolta, prevista dalla legge, e il titolare è finito indagato in stato di liberà per il reato di scarico illecito. Le forze dell’ordine hanno messo i sigilli sanzionando il commerciante anche per occupazione abusiva del suolo pubblico, per la presenza di sedie e tavoli in una zona di circa sei metri quadrati.
A pochi passi stesse sanzioni per un altro chiosco che scaricava a mare. Il titolare si è giustificato dicendo che era obbligato in quanto sprovvisto della vasca di raccolta. Anche in questo caso il commerciante è finito indagato e multato per occupazione abusiva del suolo pubblico con tavoli e sedie per una zona di 21 metri quadrati, mentre l’attività è stata posta sotto sequestro. È stata anche controllata una terza attività che è risultata in regola con le norme per lo smaltimento.
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