LA SENSAZIONE E’ CHE IL DISCORSO DI OGGI A SALA D’ERCOLE PRODURRA’ ALTRA ARIA FRITTA. A MENO CHE IL GOVERNATORE NON ANNUNCI L’AZZERAMENTO DELLA GIUNTA. MA QUESTA NON SEMBRA UN’IPOTESI REALE
E’ con grande curiosità che, stamattina, gli osservatori attendono le dichiarazioni che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, renderà a Sala d’Ercole.
Le indiscrezioni parlano di un accordo già ‘chiuso’ con il Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano. La notizia non è una novità, visto che un ‘pezzo’ di questa formazione politica – per la precisione l’ala catanese che fa capo al senatore Giuseppe Firrarello e Giuseppe Castiglione – appoggia il Governo Crocetta sin dalla sua nascita.
La notizia, semmai, è se è vero che tutti i deputati del Nuovi centrodestra dell’Ars si sarebbero convinti ad appoggiare il Governo Crocetta.
A questo punto le domande sono d’obbligo: cos’è che dovrebbe convincere i parlamentari del Nuovo centrodestra ad entrare in uno dei Governi più scalcagnati della storia dell’Autonomia siciliana?
Un esponente autorevole di questo schieramento politico, Francesco Cascio, ha posto una condizione politica irrinunciabile: Crocetta dovrebbe azzerare la Giunta e ricominciare con un nuovo programma di Governo.
Di fatto, è la stessa richiesta avanzata dal segretario del PD siciliano, Fausto Raciti. Al quale il governatore Crocetta ha risposto con un secco “No”. Addirittura, ad un giornale il presidente della Regione avrebbe detto: “Squadra che vince non si cambia”.
A quali ‘vittorie’ faccia riferimento non è dato sapere, visto che, da quando lui è presidente della Regione, tutti gli indicatori economici e sociali indicano che la Sicilia è ormai prossima al baratro.
Non è un caso che il discorso che oggi Crocetta dovrebbe tenere a Sala d’Ercole coincida con una protesta sociale ormai crescente: basti pensare alla proteste del mondo della formazione professionale, o alle Province regionali commissariate e lasciate senza soldi. O a tutti gli enti che operano in agricoltura lasciati anche loro a secco. O ai 30 milioni di euro che mancano per far completare la stagione agli operai della Forestale.
Insomma, a noi sembra molto difficile che il Ministro Alfano, Firrarello, Castiglione e il capogruppo all’Ars, Nino D’Asero, riescano a convincere i deputati di questa formazione politica di Sala d’Ercole ad appoggiare un Governo che fa acqua da tutte le parti. Il fatto che mezza Udc siciliana, e cioè quella che fa capo a Giampiero D’Alia, sia alleata degli alfaniani e possa spingere per un avvicinamento a Crocetta non significa nulla: perché a giocarsi la faccia (e forse più della faccia) dovrebbero essere i deputati del Nuovo centrodestra all’Ars, e non Alfano e Castiglione che stanno a Roma.
Tra l’altro, anche questo partito ha firmato, insieme con tutto il centrodestra, la mozione di censura all’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. Un eventuale accordo con gli alfaniani dell’Ars presupporrebbe quanto meno il ‘licenziamento’ in tronco della bella Nelli: cosa, questa, di cui il ‘socio di maggioranza’ di Crocetta, il senatore Giuseppe Lumia, non vuole nemmeno sentir parlare.
Insomma, i parlamentari del Nuovo centrodestra dell’Ars, alla tirata delle somme, dovrebbero iniziare ad appoggiare il Governo Crocetta per avere in cambio solo un mezzo assessorato ‘inghiottendosi’ tutto il resto, dall’assessore Scilabra a Confindustria Sicilia. In pratica, dovrebbero perdere la faccia: e a noi la cosa non sembra semplice.
Non va meglio con Forza Italia. Nonostante le pressioni di Berlusconi in persona per cercare di far ‘ragionare’ i suoi, non sembra che il capogruppo all’Ars, Marco Falcone, e il coordinatore del Partito in Sicilia, Vincenzo Gibiino, siano favorevoli ad appoggiare il Governo Crocetta. Anche loro che figura ci farebbero? Dopo le dichiarazioni che hanno rilasciato nei giorni scorsi dovrebbero effettuare una marcia indietro indecorosa. Anche questa strada sembra impercorribile.
Allora a che servirà l’incontro di oggi? L’unica svolta clamorosa dovrebbe essere quella di un Crocetta che si presenta in Aula e dice: “Ragazzi, azzero la Giunta”.
E voi ci credete?
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