Entra nel vivo la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. E se mezzo Pd (o meglio, se mezza deputazione e mezza segreteria regionale del partito) ha deciso di seguire Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia per appoggiare Fabrizio Ferrandelli, il partito (e, soprattutto, la base del partito) si schiera compatto con Rita Borsellino. La riprova la si avrà oggi 27 febbraio con la presenza, a Palermo, del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani. Appuntamento alle 17,00 al teatro Zappalà.
Ci sarà, lo giurano gli organizzatori, tutto il popolo del Pd di Palermo. E tutti i rappresentanti dei ‘cartelli’ che sostengono Rita Borsellino. Bersani in persona, insomma, scende a Palermo per incoronare Rita Borsellino candidata ufficiale e ‘unica’ del Partito democratico alle elezioni primarie del centrosinistra. Lunedì è previsto anche un chiarimento politico per i transfughi, cioè per coloro i quali – alla fine per interessi di bottega – hanno optato per Ferrandelli non per sostenere il giovane candidato del poli civici, ma per strumentalizzare lo stesso Ferrandelli. Sul quale, alle primarie del 4 marzo, convergeranno i voti non soltanto di Cracolici, di Lumia, di Nino Papania, di Totò Cardinale, di Francantonio Genovese, ma anche i voti dellMpa di Raffale Lombardo.
Ferrandelli, insomma, verrà utilizzato da Lombardo, Cracolici e Lumia non per dare a Palermo una prospettiva amministrativa diversa da quella che ha caratterizzato il capoluogo dell’Isola negli ultimi dieci anni, ma per salvaguardare – o, quanto meno, per provare a salvaguardare – lalleanza di una parte del Pd con Lombardo nel governo della Regione. Una scelta cinica, quella di Lombado, Cracolici e Lumia, che non avendo nemmeno il coraggio di metterci la propria faccia, provano a utilizzare la faccia di un ragazzo al quale, di fatto, hanno rovinato la candidatura.
Parlerà, Bersani, dei ribelli della Regione? Un accenno – almeno quello – sarà inevitabile. Perché, in un partito che si rispetti, non si può smentire il segretario nazionale, contraddicendo le alleanze politiche indicate dallo stesso numero uno del partito in una città importante come Palermo. Bersani, in ogni caso, avrà buon gioco. Perché i suoi avversari di Palermo hanno già subito una sconfitta emblematica assai pesante. Il riferimento è alle primarie di Piana degli Albanesi, un paese della provincia di Palermo che, per oltre sessantanni, è stato sempre amministrato dalla sinistra. Con una fortissima componente del vecchio Pci. Ebbene, a Piana degli Albanesi Cracolici e Lumia hanno imposto alle primarie un proprio candidato: il senatore, naturalmente, del Pd, Costantino Garraffa. Chè è stato clamorosamente sconfitto dal candidato di Sel. Uno schiaffo per Cracolici e Lumia. E, forse, lantipasto di quello che succederà il 4 marzo.
In attesa del 4 marzo per Cracolici e Lumia e, in generale, per tutti i dirigenti del Pd siciliano che hanno tradito Bersani è in arrrivo o stesso segretario nazionale con un bel ‘sacco di carbone’. Insomma, lunedì, questo è certo, qualche sassolino dalla scarpa Bersani se lo toglierà.
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