All’assemblea studentesca di questa mattina, organizzata all’ex Monastero dei Benedettini per discutere del paventato trasferimento della facoltà di Lingue e Letterature Straniere a Ragusa, avrebbe dovuto essere presente il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, che ha dovuto disertare per motivi di salute.
Presente, al posto suo, l’assessore alle Politiche Scolastiche Sebastiano Arcidiacono, il quale ha dichiarato: «Lingue deve restare a Catania, ma non per campanilismo. Il compito di un ente pubblico è quello di garantire l’accrescimento culturale dei cittadini».
Chiaro anche l’intervento di Giusy Milazzo, della CGIL: «Le mobilitazioni dimostrano che la facoltà è radicata nel territorio».
Contraria allo spostamento della facoltà di Lingue anche l’onorevole Concetta Raia, deputata del PD all’Assemblea Regionale Siciliana.
L’intervento del past preside di Lingue, Antonio Pioletti, è convinto: «Pare che stia emergendo con chiarezza che motivazioni per la chiusura di Lingue non ce ne siano. La Prestigiacomo ha fatto un passo indietro e abbiamo ricevuto l’approvazione da parte del CUN ai piani di studio». Pioletti ha letto, poco dopo, un comunicato della Facoltà di Lingue relativo agli ultimi articoli apparsi sulla stampa e alle dichiarazioni di Paolo Pavia, rappresentante degli studenti di Lingue a Ragusa: «Le cause sia del mancato avvio del laboratorio sia della mancata erogazione, negli ultimissimi anni, del contributo per stage all’estero di studenti, rispetto al quale è del tutto fuorviante riferire alla facoltà eventuali storni di quote, non essendo esse fissate dalla facoltà stessa».
È intervenuto, di seguito, Massimiliano Giammusso, rappresentante degli studenti al Consiglio di Amministrazione: «Sono a favore del quarto polo e della riorganizzazione, ma tutto questo non si può fare sulle spalle degli studenti. Gli organi collegiali dell’università, CdA e Senato Accademico, sono stati informati della situazione tramite la stampa».
Categorico è anche l’avvocato Francesco Silluzio, uno dei legali del collegio che si è messo a disposizione per la difesa del Preside e della Facoltà: «È iniziato un procedimento, non un provvedimento disciplinare, al quale risponderemo nelle sedi opportune. Per tempi, contenuti e modalità, sembra essere un tentativo di intimidazione», parlando di «manovre di chiara ispirazione politica».
Claudia Astuto e Giampiero Gobbi, studenti, hanno poi diretto l’assemblea molto partecipata, alla presenza di moltissimi docenti della facoltà. In questo momento, stanno per votare un’occupazione a tempo indeterminato.
Ore 12:10: Gli studenti hanno approvato l’occupazione a tempo indeterminato, garantendo la partecipazione alle attività.
Ore 12:30: Chi ha a disposizione un’auto o volesse andare a Ragusa per assistere all’assemblea col presidente del consorzio ibleo Giovanni Mauro può recarsi in piazza Dante, dove si sta effettuando il concentramento, in vista della partenza collettiva.
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