Nella suggestiva cornice di Villa Niscemi, il Consiglio Nazionale del CONI si è riunito per la prima volta a Palermo. A fare gli onori di casa sono stati il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’assessore regionale allo Sport, Anthony Barbagallo e il presidente del Comitato Olimpico regionale, Sergio D’Antoni. I lavori della giunta sono naturalmente iniziati con un pensiero rivolto a quanto successo a Bruxelles da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò: «Parlare della sicurezza diventa sempre più importante, bisogna dare un segnale forte. Per un cittadino europeo, Bruxelles è come una seconda casa». Gli argomenti tratati sono stati tantissimi, dalle imminenti Olimpiadi di Rio, fino alla candidatura di Roma per ospitare i Giochi del 2024, fino allo scontro tra Fiba ed Euroleague riguardante il basket, con tre squadre italiane (Reggio Emilia, Trento e Sassari, ndr) che rischiano di essere tagliate fuori. Malagò ha poi parlato di ciò che dovrà essere fatto nel capoluogo siciliano: «Per quanto riguarda Palermo, ci sono degli interventi da fare nei prossimi mesi, ma sicuramente entro ottobre qualunque tipo di nodo dovrà essere sciolto».
A margine della riunione della giunta del Coni, la parola è passata al sindaco Orlando: «Per la prima volta il massimo organo di governo del Coni nazionale si è riunito in una città del Sud. Un saluto di benvenuto e di gratitudine per Coni e Credito Sportivo». Il tema più caldo è sicuramente quello relativo al nuovo stadio che dovrebbe sorgere sulle ceneri del Velodromo: «Con Zamparini – continua il primo cittadino – abbiamo avuto un incontro lo scorso anno. Ribadisco la volontà di concedere l’area relativa al Velodromo per la realizzazione del nuovo stadio, ma il progetto presentato dal Palermo è antico e la compensazione edilizia è stata superata dalla legge. Ho mandato una lettera al presidente rosanero, bloccando nel frattempo gli interventi riguardanti l’impianto in attesa di una risposta». A questo punto arriva l’ultimatum lanciato dal sindaco alla società rosanero: «Il 31 marzo manderò a Zamparini un’altra lettera per sollecitarlo ulteriormente, gli concederò altri 30 giorni per capire cosa ha intenzione di fare il Palermo Calcio. Dopo questo margine temporale, sarà presa una decisione. Se il Palermo non darà una risposta, noi provvederemo con le nostre risorse».
Orlando passa poi a parlare degli interventi che interesseranno altri impianti cittadini, grazie alla collaborazione di Coni e Credito Sportivo: «Con 5 milioni ottenuti dal Governo nazionale partecipano e collaborano ad un piano di interventi messo a disposizione dal Comune di Palermo per decine di rifunzionalizzazioni di opere e recupero di palestre e impianti sportivi, anche presso le scuole, già attuati o in corso di realizzazione o progettazione». Il programma prevede lavori per una cifra complessiva di circa 25 milioni di euro che inizieranno dalla Cittadella dello Sport, con il Palazzetto dello sport e il Diamante di baseball. «È previsto – conclude il sindaco – anche il recupero di impianti come il PalaMangano o Palauditore, senza dimenticare che lo scorso anno, con risorse interamente comunali, è stata riaperta la struttura equestre Giuseppe Di Matteo, nel parco della Favorita».
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