Nuovo papocchio del Governo Crocetta: tagli indiscriminati per i dipendenti di Riscossione Sicilia spa

GLI ‘SCIENZIATI’ DELL’ASSESSORATO ALL’ECONOMIA HANNO BLOCCATO ANCHE LA COSIDDETTA INDENNITA’ CHILOMETRICA. IL RISULTATO E’ CHE SI POTREBBERO BLOCCARE LE NOTIFICHE DI CARTELLE ESATTORIALI ‘PESANTI’. SULLO SFONDO IL DANNO ERARIALE? VERSO LA CHIUSURA ANTICIPATA DEGLI SPORTELLI DI MARSALA E MILAZZO  ELE ALTRE PENALIZZAZIONI. TUTTE LE SIGLE SINDACALI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE: UN RECORD!

L’ala ‘gelida’ del Governo regionale di Rosario Crocetta, ormai cronicamente a ‘caccia’ di soldi si è posata pure sui circa 750 dipendenti di Riscossione Sicilia spa, la società della Regione delegata alla riscossione dei tributi. L’Amministrazione, per mano di Rossana Signorino, dirigente dell’assessorato all’Economia, con delega alle società partecipate, ha bloccato il meccanismo delle retribuzioni e anche la cosiddetta ‘chilometrica’.

Peccato che, in quest’ultimo caso, non si tratti di gite fuori porta, ma di ufficiali di riscossione incaricati di notificare le cartelle esattoriali di cifre significative. Ciò significa che gli ufficiali dovrebbero notificare le cartelle a spese proprie: e la cosa non sembra possibile.

Il risultato di questo papocchio provocato dagli ‘scienziati’ dell’assessorato regionale all’Economia è la possibilità che, alla fine, si configuri un danno erariale: perché se le cartelle non dovessero essere notificate qualcuno dovrebbe pagare…

Per i lavoratori di Riscossione Sicilia spa è un colpo durissimo. Da tre anni, infatti, aspettano il saldo dei pagamenti legati alo stipendio. Da tre anni i Governi regionali si impegnano a pagare i dipendenti ma, per un motivo o per un altro, alla fine i soldi non vengono mai erogati.

La ‘botta’, per i dipendenti, è pesante: si va da un arretrato di 4 mila euro l’anno (12 mila euro per i tre anni) per i livelli più bassi a 15-20 mila euro per i funzionari (45-60 mila euro per i tre anni).

La mossa dell’Amministrazione regionale ha sortito subito un primo effetto: ha ricompattato tutte le sigle sindacali. In pratica, Fabi, Dircredito, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Snalec-Sinfub, Ugl credito, Uilca Uil e Unità sindacale.

“Purtroppo quello che nessuno si augurava è accaduto! – si legge nel comunicato congiunto diffuso dai rappresentanti delle sigle sindacali -. Si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e la delegazione aziendale. All’ordine del giorno vi erano le modifiche da apportare ad alcuni articoli del Contratto integrativo aziendale e comunicazioni e varie ed eventuali”.

“Le organizzazioni sindacali – prosegue la nota – hanno fatto richiesta al Direttore Generale di passare direttamente alle comunicazioni, sperando di avere notizie favorevoli in ordine al pagamento di tutte le previsioni contrattuali ad oggi disattese. Il Direttore Generale ha informato che in tal senso non era ancora pervenuto il parere da parte dell’Ufficio Partecipazioni e Liquidazioni dell’assessorato all’Economia e pertanto le organizzazioni sindacali hanno richiesto di rinviare la discussione di qualsiasi altro argomento a quando sarebbe pervenuto questo parere”.

“Interrotta la riunione – leggiamo sempre nel comunicato che, alla fine, è un po’ la cronaca di quello che è avvenuto – mentre ci si stava confrontando sul da farsi è rientrato il Direttore Generale che ci ha informato dell’arrivo del parere dell’Assessorato che, in sintesi, vieta all’Azienda di erogare qualsiasi voce accessoria alla retribuzione (Vap, sistema incentivante), nonché indennità di missione e/o di pendolarismo finché non pervenga il parere dell’Avvocatura dello Stato”.

Insomma, la solita sceneggiata del Governo Crocetta per ‘risparmiare’ sui lavoratori.

“Immediatamente dopo – si legge sempre nel comunicato congiunto – è intervenuta alla riunione la Presidente che ha cercato di contenere l’effetto devastante che questa notizia ha portato, ma le organizzazioni sindacali hanno fortemente manifestato il loro disappunto”.

Da qui la ricomposizione del tavolo sindacale unitario.

“Si esprime profondo sconcerto per questo ulteriore schiaffo ai diritti acquisiti dei lavoratori – si legge sempre nel comunicato -. Ancora una volta il Governo Siciliano ed i suoi apparati burocratici palesano la totale incompetenza nel gestire la Società siciliana della riscossione dei tributi”.

I sindacati, “per fronteggiare la situazione divenuta oramai insostenibile hanno deciso di riunirsi in un attivo unitario dei quadri sindacali, cui saranno invitati a partecipare i segretari generali regionali di categoria, indetto per il prossimo giovedì 17 luglio per valutare le azioni da intraprendere, in particolare verificare l’attivazione dell’art. 28 della L. 300/70 e la richiesta di decadenza dell’Agente della Riscossione, Riscossione Sicilia S.p.A., nonché di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori esattoriali, valutando ulteriori iniziative idonee a tutelare i diritti dei lavoratori”.

I sindacati sono convinti che sia in atto un tentativo di “scardinare l’Azienda”.

“L’intendimento – proseguono i sindacalisti – sarà quello di individuare, valutare e condividere le opportune iniziative di mobilitazione e lotta. Per completezza d’informazione si rassegna che nella parte introduttiva dell’incontro il Direttore Generale ha comunicato quanto segue:

• nella seduta di ieri il CdA, ha deliberato l’approvazione del progetto di bilancio della Società relativo al 2012.

Tale documento dovrà passare al vaglio dell’Assemblea dei Soci, per la definitiva approvazione (in realtà, l’unico socio è la Regione siciliana, con il 99 e rotti per cento delle azioni, mentre Equitalia controlla lo 0, quancosa…);

• la chiusura di tutti gli sportelli alla data del 15 settembre p.v.. La chiusura sarà anticipata di un mese per gli sportelli di Marsala e Milazzo. In tali sedi la Società valuterà se attivare, tenendo conto dei livelli dei flussi lavorativi e previa richiesta da parte del Comune, taluni sportelli polifunzionali con apertura settimanale. I 60 dipendenti ad oggi in forza a dette unità operative saranno assegnati alle rispettive Direzioni Provinciali dell’ambito di appartenenza, salvo diversa richiesta dei lavoratori interessati”.

Tali risoluzioni sono state contestate dal sindacato.

Queste le altre proposte:

• dal prossimo mese di settembre verrà dato avvio al nuovo processo di riorganizzazione della Società che prevede la regionalizzazione di taluni processi lavorativi;

• per la fine del corrente mese, è previsto l’insediamento del tavolo tecnico per gli Assistenti Tecnici.

È stata, infine, sottoposta alla firma delle organizzazioni sindacali la bozza di modifica al verbale di accordo afferente gli articoli Contratto integrativo aziendale di cui all’o.d.g., rassegnando che le stesse avrebbero riguardato soltanto le valutazioni relative al periodo 2010-2013”.

I sindacati, prima di esaminare le proposte del Consiglio di amministrazione hanno chiesto l’erogazione degli arretrati.

Ora si attende l’appuntamento del 17 luglio.

La sensazione è che il Governo Crocetta punti a realizzare due obiettivi:

1) scippare ai dipendenti di Riscossione Sicilia spa quanti più soldi possibili;

2) mantenere la gestione autonoma di riscossione , scaricando i costi sul personale da penalizzare comunque.

 

 

Redazione

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