La domanda è soltanto una: «in che fascia di rischio è inserita la Sicilia?». Le possibilità sono tre in base a quanto saranno stringenti le misure per prevenire il contagio: giallo, arancione e rosso. A decidere sarà il ministero della Salute con un’ordinanza apposita, slegata dal Dpcm firmato nella nottata di ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dietro questa fase di stallo c’è uno scontro aperto tra l’esecutivo e le Regioni. Alcune di queste, come Piemonte e Lombardia, vorrebbero evitare un lockdown generale. Altre, come la Sicilia, sono in ballo tra arancione e giallo. La scelta della fascia avrà ripercussioni notevoli sul tessuto produttivo, basti pensare che una eventuale zona arancione comporterà la chiusura di bar e ristoranti.
Ad anticipare qualcosa sull’evoluzione del confronto è stato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. «Ho appena parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza, domani ci confronteremo sul posizionamento della Regione rispetto alle fasce di rischio del Decreto. Pertanto – scrive Toti sulla sua pagina Facebook – le misure aggiuntive di contenimento al Covid nel nostro territorio, entreranno in vigore nella giornata di venerdì». Slitterà di un giorno anche l’entrata in vigore delle prescrizioni valevoli per tutto il territorio nazionale, tra queste c’è la limitazione alla circolazione dalle 22 alle 5. Per muoversi in questa fascia oraria sarà necessaria l’autocertificazione, disponibile sul sito del Viminale e nella disponibilità delle forze dell’ordine impegnate a controllare il territorio. Intanto tramite Twitter il presidente del Consiglio ha annunciato una conferenza stampa alle 20.20. Durante la stessa illustrerà le nuove misure. Non ci sono certezze, invece, sulla possibilità di rendere noti ulteriori dettagli sull’inserimento delle varie Regioni nelle tre fasce di rischio.
Per chi rientrerà nella fascia arancione vigerà il divieto di entrata e uscita dal territorio regionale. Uniche deroghe i motivi di lavoro, salute e comprovate necessità. Stop anche agli spostamenti tra Comuni, con i cittadini che potranno muoversi soltanto nell’ambito dei territori di residenza. Nelle zone arancioni inoltre vengono sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering. Il domicilio sarà consentito soltanto per le attività di ristorazione mentre sarà possibile fare sport all’aperto. Per l’attività ciclistica amatoriale non vengono forniti dettagli sulla eventuale possibilità di superare i confini Comunali. Per eventuali chiarimenti bisognerà attendere le Faq sul portale ufficiale del governo. Per chi rientrerà nella zona gialla vigeranno le limitazioni in ambito nazionale.
Un vero e proprio lockdown, sul modello di quello attuato in primavera, riguarderà invece la fascia rossa. Verranno chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole. Saracinesche abbassate anche per i mercati di generi non alimentari. L’attività sportiva all’aperto sarà garantita ma soltanto in forma individuale e nei pressi della propria abitazione. Stessa area dove, per esempio, si potranno fare delle passeggiate.
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