Una ragazza alla pescheria. Un ragazzo in piazza Stesicoro. Immobili, perplessi, mentre Catania passa loro accanto. Un orologio che scorre. La corsa incontro al proprio futuro attraverso i luoghi simbolo della città e del suo ateneo. Una ricerca che si ferma davanti alle stesse lancette, quelle di villa San Saverio, sede della Scuola superiore etnea. È la trama scelta dagli alunni dell’istituto di eccellenza dell’università di Catania per promuovere le iscrizioni al nuovo anno accademico 2013-2014 in un video-spot pubblicato su Youtube dal titolo Entriamo nel merito, in cui i ragazzi sono anche protagonisti. Un nuovo anno per la Scuola superiore che sa anche di riscatto, per la reintroduzione della residenza gratuita nei locali dell’istituto: abolita dal passato rettore Antonino Recca, provocando forti malumori tra studenti ed ex alunni.
Formazione, ricerca, condivisione, conoscenza, sperimentazione, cultura, progettazione e comunicazione. Queste le parole chiave scelte dagli alunni della Scuola superiore etnea per descrivere l’esperienza all’interno dell’istituto di eccellenza. Dove alle normali lezioni nei dipartimenti di Unict si aggiungono corsi integrativi di alta formazione. In cambio gli studenti si impegnano a sostenere tutti gli esami entro l’anno accademico, mantenere un’alta media, scrivere due tesi di laurea e studiare due lingue straniere. Il tutto dopo aver superato i test di ammissione – previsti per il 17, 18 e 20 settembre – a cui si accede partecipando al bando aperto fino al 7 settembre 2013.
Tra i benefici dei futuri avvocati, medici, ingegneri, biologi, archeologi della Scuola superiore – oltre a un percorso più approfondito – c’è anche il libero accesso alle strutture di villa San Saverio, con le sue aule studio, la biblioteca, la palestra, il campo da calcio, le zone ricreative. E dal prossimo anno accademico, come fino a qualche tempo fa, anche agli alloggi gratuiti della scuola, per un’esperienza che ricorda da vicino i campus stranieri e che, nei ricordi di chi lì ha studiato, partecipa alla formazione di eccellenza promessa dalla scuola.
Un privilegio cancellato dal nuovo statuto d’ateneo voluto dall’ex rettore Antonino Recca e che aveva fatto infuriare gli alumni. Secondo i quali, eliminando dal bando i termini di merito e gratuità e consentendo l’accesso agli alloggi secondo criteri economici la scuola si sarebbe trasformata «nell’ennesima residenza universitaria». Con una provocazione, a maggio 2011, gli ex alunni chiedevano di chiudere la struttura: perché «non possiamo accettare che il buon nome della Scuola venga associato a qualcosa che, nella sua essenza, non serve a formare le eccellenze».
Durante quest’anno la speranza era riposta proprio nel cambio al vertice dell’ateneo catanese, che vedeva in corsa anche un ex preside della Scuola superiore etnea: Giacomo Pignataro, poi eletto il nuovo rettore. Che non dimentica la vicinanza alle battaglie degli alumni e, insieme all’attuale presidente della scuola Francesco Priolo, ha reintrodotto nel bando 2013-2014 il principio della residenzialità gratuita a villa San Saverio: «Affinché il riconoscimento del merito non rimanga soltanto uno slogan ma sia una condizione effettivamente realizzata anche nella nostra terra».
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