Nuovi positivi nell’hinternand, migliorano bimbi bagheresi Dalla Cina arrivano mascherine e dispositivi per Palermo

Continuano ad aumentare i contagi in provincia di Palermo. C’è un terzo caso a Cinisi, annunciato, come ormai spesso accade, dal sindaco del Comune in una diretta sulla propria pagina Facebook. Secondo Giangiacomo Palazzolo, primo cittadino cinisaro, la persona risultata positiva, che al momento si trova in isolamento fiduciario, non sarebbe entrata in contatto con gli altri due contagiati del centro alle porte di Palermo. 

«L’Asp ha avviato immediatamente l’indagine epidemiologica che rende il tessuto sociale più tranquillo – spiega – si tratta di un adulto che non lavorava, quindi i suoi contatti sono stati inferiori a quelli di un giovane, con una ramificazione familiare limitata. Già alcuni di quelli che hanno avuto a che fare con questa persona sono stati posti in isolamento fiduciario». Intanto arrivano notizie positive dalla diramazione territoriale dell’Ufficio sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, che ha dato notizia della negatività del giovane arrivato giovedì scorso a Palermo con un volo da Roma.

Il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli ha smentito, invece, la notizia che i due bambini bagheresi ricoverati all’ospedale Di Cristina di Palermo siano stati dimessi. In ogni caso i piccoli stanno bene e a quanto pare il loro ritorno a casa non appare così lontano. Da risolvere, sempre a proposito del Di Cristina, c’è anche la questione legata al terzo bambino ricoverato nel nosocomio dall’inizio dell’emergenza, quello arrivato ieri da Marsala, che in un primo momento sarebbe stato giudicato negativo, salvo poi avere riscontro opposto dal successivo tampone. 

Altra buona notizia giunge invece dalla Cina, con un carico di dispositivi di protezione individuale arrivato nella tarda serata di ieri a Palermo, gentile dono dell’associazione dei gestori di Bar cinesi in Italia. Si tratta di mascherine, copricapo e altri dispositivi di protezione individuale a sostegno dell’impegno della città contro il contagio. Il presidente dell’associazione Zhou Zhongce sottolinea che per la comunità cinese «l’Italia è la seconda casa» ricordando che così come le comunità cinesi si erano impegnate a sostegno dei propri connazionali in Cina, l’impegno si è spostato ora a favore dell’Italia e con l’Italia.

«Anche se una sola di queste mascherine dovesse essere utile a salvare una sola vita – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – a nome di tutta la città e di tutti i palermitani, non posso che dire un caloroso grazie alla comunità cinese di Palermo che si conferma una parte importante della nostra realtà. Non posso anche che ringraziare l’Ambasciata cinese che fin dalle prime ore dell’emergenza si è mostrata vicina e attenta alle esigenze della nostra comunità».

«La solidarietà della comunità cinese – afferma anche il presidente della Rap Giuseppe Norata – servirà a dare una boccata d’ossigeno a tante strutture pubbliche e che svolgono servizi pubblici a Palermo». La Rap è stata infatti incaricata dal sindaco, per motivi logistici, di coordinare la ricezione di tutti i materiali utili che in queste ore da diverse parti e donatori stanno arrivando al Comune, anche mettendoli a disposizione di altri enti, prioritariamente le strutture sanitarie ma anche le forze dell’ordine e le altre aziende partecipate. Già nella giornata di oggi il Presidente Norata ha contattato le autorità sanitarie per concordare la distribuzione del
materiale a loro utile.

Gabriele Ruggieri

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