Una nuova inchiesta sulle truffe ai fondi comunitari è sfociata oggi nel sequestro, da parte dei militari della guardia di finanza di Enna, di somme per 280mila euro. Nel complesso sono 23 gli indagati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche e falso.
Al centro delle indagini, ancora una volta, ci sono le attività delle aziende agricole e dei centri di assistenza agricola, deputati a gestire le richieste di contributo all’Agea. I finanzieri hanno scoperto un utilizzo indebito di particelle catastali di terreni privati ma anche di beni appartenenti al demanio. Il sistema si sarebbe basato sulla presentazione di falsi contratti di conduzione e dichiarazioni sostitutive.
Sotto la lente degli investigatori anche l’utilizzo delle credenziali assegnate dal Sistema informatico agricolo nazionale (Sian), che la norma prevede siano a disposizione soltanto del responsabile del centro di assistenza agricola, ma che invece sarebbero state utilizzate anche da persone non autorizzate e colluse con gli indagati.
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