Nulli tutti gli atti dell’Agenzie delle Entrate?

ALLA BASE DI TUTTO CI SAREBBE UNA RECENTE SENTENZA DEL TAR LAZIO. IL FISCO AVREBBE FATTO FIRMARE I DOCUMENTI A PERSONALE NON DIRIGENTE

Nulli gli atti delle Agenzia delle Entrate? A dare la notizia è il sito d’informazione h 24 notizie, con un articolo firmato dal Dotto Enrico Duratorre, giurista amministrativista.

“Sarebbero nulli tutti gli atti emessi dalla Agenzia delle Entrate e, di conseguenza, le cartelle esattoriali di Equitalia formate sulla base di ruoli delle Agenzie delle Entrate: la ragione è perché il Fisco ha fatto fino ad oggi firmare i propri atti a personale dipendente privo della qualifica di dirigente”.

La notizia, qualora dovrebbe essere confermata – potrebbe diventare una ‘bomba’, perché metterebbe in discussione chi è chiamato a gestire l’attività fiscale del nostro Paese.

“La questione – leggiamo sempre nell’articolo – è stata sollevata dalla dottoressa Maria Rosaria Randaccio ex Intendente di Finanza a Cagliari (poi direttrice della Commissione Tributaria, in ultimo in forza al Tesoro), secondo la quale le cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sarebbero tutti nulli.

La nullità sarebbe la conseguenza dei una sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio.

“Il Tribunale amministrativo – leggiamo sempre nell’articolo – ha stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia. Il Tar del Lazio ha dichiarato illeciti e illegittimi gli ottocento incarichi dirigenziali conferiti a semplici impiegati, invece che ai veri Dirigenti delle Agenzie delle Entrate sparse nelle varie sedi d’Italia”.

“Su un organico di 1.200 dirigenti del Ministero – leggiamo sempre nell’articolo pubblicato da h 24 notizie – solo 400 posti risultano coperti da dirigenti abilitati, ossia assunti tramite regolare concorso, mentre gli altri 800 incarichi sono stati conferiti indebitamente a dei ‘nominati’. La questione è stata affrontata anche dalla stessa Corte dei Conti e dal Consiglio di Stato. Quest’ultimo sostiene, tra le righe, che Equitalia spa, agendo in qualità di agente della riscossione, in quanto concessionario di un pubblico servizio, deve utilizzare, per tutte le incombenze, personale che opera in regime di diritto pubblico, ossia Dirigenti della Pubblica Amministrazione”.

In effetti, la legge stabilisce che tutto il personale che viene utilizzato per le attività legate alla riscossione dei tributi debba essere incardinato nella Pubblica amministrazione.

“La stessa legge – leggiamo sempre nell’articolo – prevede che anche la sottoscrizione dei ruoli da trasmettere a Equitalia per la riscossione debba essere svolta esclusivamente dai Dirigenti, dal momento che solo ai Dirigenti compete l’adozione degli atti e dei provvedimenti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno”.

Invece, come ha svelato il Tar del Lazio, “la trasmissione dei ruoli ad Equitalia per la loro riscossione – prerogativa un tempo affidata alla competenza esclusiva degli Intendenti di Finanza – in questi ultimi dieci anni è stata illegittimamente effettuata da semplici impiegati, spesso privi del diploma di laurea”.

La questione riguarderebbe non solo il Ministero delle Finanze, ma anche altri ministeri. Nell’articolo si ricorda che nel 1992, “i dirigenti della Intendenza di Finanza e di tutti gli uffici finanziari sono stati retrocessi in carriera ed inquadrati nella nona qualifica funzionale, ossia quella dei quadri, in questo modo, parte dell’organico è rimasto scoperto”.

Sono stati banditi dei concorsi. Che hanno coperto l’organico solo in minima parte. Così, i restanti posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge.

“A coprire carichi dirigenziali – si legge sempre nell’articolo – sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano la qualifica di funzionari, così, a comandare sui dirigenti vengono chiamati dei semplici impiegati”. Insomma, una gran confusione.

“La conseguenza di questa di questo terremoto giudiziario è che tutte le cartelle esattoriali notificate dagli agenti della riscossione e da Equitalia in questi ultimi dieci anni – si legge sempre nell’articolo – potrebbero venire annullate perché illegittime per via della mancata sottoscrizione dei ‘Ruoli’ (trasmessi ad Equitalia) da parte di un dirigente abilitato, ossia assunto tramite pubblico concorso nei Ruoli Dirigenziali della Pubblica amministrazione”.

Se lo scenario è questo il contenzioso dovrebbe essere aperto.

 

 

 

 

 

Redazione

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