Buone notizie per gli Erasmus che studieranno nella città dellelefante nel corso del secondo semestre. In occasione dellErasmus welcome day, giovedì è stata presentata ufficialmente lInternational House: «È una struttura – spiega il prorettore dellUniversità di Catania Antonio Pioletti – ideata per migliorare laccoglienza degli studenti stranieri nel nostro Ateneo». Fondamentale importanza assume uno sportello informativo che soddisfi qualsiasi curiosità degli interessati, in relazione ai problemi relativi alle attività didattiche e alle sistemazioni logistiche. Ma non solo. A fare della sede un centro internazionale saranno soprattutto degli incontri che verranno organizzati per avvicinare gli stranieri alla cultura siciliana.
Oltre a Pioletti, alla cerimonia dinaugurazione sono intervenuti anche il preside della facoltà di Lingue e letterature straniere Nunzio Famoso e il delegato dellUri della facoltà di Economia, il professor Matarazzo, che hanno sottolineato rispettivamente limportanza di un rafforzamento delle collaborazioni internazionali e della promozione della civiltà siciliana. Hanno preso parola inoltre la responsabile dellUri, la dottoressa Cinzia Tutino, la resposabile incoming students dottoressa Barbara Belfiore, la responsabile di Lingua Italiana per gli stranieri Donata Ventura; per il Learning Agreement la professoressa Marone; Simon Caldwell dell’Aegee. Dal tono un po più polemico invece il messaggio lanciato dal delegato della facoltà di Giurisprudenza professor Salvatore Amato: «Non si può ignorare la conseguenza negativa che ha avuto il taglio dei fondi dellUE sul programma Socrates. Cioè poche borse disponibili rispetto alle numerose richieste degli studenti!» Significa che, per quanto uno studente possa avere tutti i requisiti necessari alla vincita di una borsa Erasmus, è da considerarsi veramente fortunato chi poi effettivamente la ottiene.
Fortunati come lo sono i nuovi arrivati a Catania, poiché sono i primi a poter usufruire dei servizi dellInternational House. Un luogo in cui incontrarsi e venire a conoscenza delle ultime attività didattiche e culturali che hanno come comune denominatore labbattimento di ogni frontiera. «Affinché le differenze possano unire anziché dividere. Specialmente in una città come Catania, il centro del Mediterraneo», conclude Antonio Pioletti.
A questo proposito accenna alla Notte Bianca che si terrà a Catania il 24 marzo. Ottimi auspici rivolti dunque al mondo universitario e agli stessi studenti Erasmus, che, dopo la presentazione del progetto, hanno dovuto affrontare la loro prima tappa: il test dingresso di lingua italiana, che si è svolto nella stessa giornata presso la facoltà di Lingue. «Speriamo bene», afferma Rafa, un ragazzo spagnolo di 27 anni.
Non resta che attendere i risultati. Inizierà così il loro breve percorso di studio a Catania.
Per maggiori informazioni: rivolgersi all’International House, via Gisira, 59 – Catania
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