Capitale del barocco siciliano e delle polemiche estive. Dopo Selvaggia Lucarelli e le sue denunce sulla spazzatura, Noto torna alla ribalta con un altro protagonista. Lui è Fabrizio Santamaria, attore hard che con la sua foto davanti alla cattedrale, mostrando il sedere, ha letteralmente fatto il botto: con una polemica fragorosa che ha spaccato il pubblico. C’è chi nello scatto non vede nulla di osceno, chi rileva un contenuto assai erotico e chi, invece, si è scandalizzato. In ogni caso, la foto ha portato a una multa da 10mila euro, ripagati da una discussione che non accenna a spegnersi, trasformandosi in uno spot pubblicitario sia per Santamaria che per Noto stessa. «Si è cercato di essere protagonisti per un seguito che non è quello che a noi piace», dichiara il sindaco Corrado Bonfanti, in diretta all’interno della rassegna stampa mattutina su radio Fantastica. Spostando il dibattito su nudo e arte, bellezza e volgarità. Dichiarazioni che non hanno convinto il protagonista della storia, Santamaria, che domattina alle 8.45 replicherà all’interno della stessa trasmissione.
«Il fruttivendolo – spiegava già l’attore sul suo canale Twitter – deve vendere le arance, quello è il suo lavoro. Non sto con il culo esposto davanti le chiese o ai Mc Donald’s perché mi piace offendere qualcuno». Evidente, dunque la finalità pubblicitaria dell’immagine incriminata. «Non si tratta di scandalo – replica in radio il primo cittadino – ma di definire le cose nel modo più corretto possibile. Si è commesso un illecito amministrativo, un atto perseguito dalla legge. Si è cercato di essere protagonisti, particolarmente appetibili attraverso i social, per un seguito che non è quello che a noi piace». Ma la fotografia incriminata di Fabrizio Santamaria, con il sedere visibile, non è l’unica che in questa calda estate è circolata su internet con sfondo il patrimonio artistico siciliano. Anche Modica ha avuto il suo spazio con un’altra persona che ha mostrato i glutei dinnanzi alla chiesa di Santa Maria del Soccorso.
«Il problema – prosegue Bonfanti – non è il nudo in sé. Ci sono statue nude di una perfezione e bellezza disarmanti, perché nella storia dell’arte il nudo ha sempre rappresentato la bellezza. Un’altra cosa invece è l’offesa al pudore e alla decenza, che non ha nulla di estetico. La volgarità di questo gesto offende una comunità che vive di cultura». E se invece fosse stato uno spot pubblicitario con delle modelle seminude? «Nel momento in cui c’è la bellezza, attraverso l’espressività del corpo femminile che è sempre straordinaria, sarebbe bene accetta perché non violerebbe il pudore e la decenza». Donne sì e uomini no? «Non è una questione di genere o di preferenze sessuali – sottolinea il sindaco – È questione di avere qualcosa da esprimere: il corpo è un linguaggio e quel linguaggio a noi non piace». Così, domani, toccherà a Santamaria spiegare la finalità e le intenzioni che si nascondo dietro quella posa.
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